Catania, Mancini: «Perinetti farà parte del progetto, Pellegrino crescerà con lui»
Benedetto Mancini, ormai prossimo a diventare il nuovo patron del Catania ha parlato ai microfoni di “Unica Sport” parlando di tanti temi, tra questi anche quella del coinvolgimento dell’ex rosanero Perinetti nel progetto per rilevare il club.
Ecco un estratto:
«Il piano industriale? Vogliamo investire sul settore giovanile, andremo a pescare ragazzini comune per comune. Sulla squadra bisognerà spendere per renderla competitiva, prendendo dirigenti soprattutto che affianchino quelli che ci sono adesso, a cui vanno fatti i complimenti per quello che hanno fatto finora. La nostra società dovrà competere a livello nazionale e poi internazionale. Perinetti? Mi sono sentito fino ad oggi con Giorgio, settimana prossima per Catania-Taranto sarà qui allo stadio. Posso assicurare che farà parte del nostro organigramma. Ci conosciamo da tempo, lui è una figura rispettata, di livello, un personaggio di grande caratura che farà crescere quelli che già ci sono: Pellegrino starà accanto a Perinetti e crescerà con lui. Perinetti ha sempre fatto bene, soprattutto con i giovani: è questo che vogliamo. Pellegrino? Gli ho parlato e gli ho già detto che respingerò le dimissioni, arriviamo a fine stagione. Lasciamo lavorare la squadra, poi il 24 aprile ne riparleremo. Altri saranno con me? No, sono da solo. Non è previsto, ad oggi, l’ingresso di nuovi soci. Se in futuro qualcuno espressamente chiederà di partecipare al progetto Fc Catania 1946, le regole saranno chiare, ma si tratterà di quote piccole. Sigi? Nessuno di loro sarà coinvolto nel progetto con me. Ho conosciuto dei soci, c’ho preso magari un caffè, ma ciò non significa che saranno integrati nella società. Non sarà un mordi e fuggi, non rivenderò a nessuno: il mio sarà un progetto che durerà anni. Srl diventerà in futuro Spa? Non c’è necessità, resteremo Srl, non vogliamo andare a cedere azioni a mezzo mondo: siamo io e la mia società da soli. Se mi stabilizzerò a Catania? Forse uno dei miei figli verrà fisso qui a Catania, io invece farò la spola con Roma. L’organigramma? Fabrizio De Micheli sarà dg, Riccardo Fabbro domattina sarà qui a Catania, ho conosciuto questa città grazie a lui. Riccardo è una persona seria, ha rapporti con tante aziende e anche in Federazione. Lui potrebbe essere un club manager, uno addetto alle relazioni, in grado magari di attirare altre aziende per realizzare progetti condivisi. Non c’è nessun socio americano, i soldi arrivano dall’America perchè ho delle società che stanno anche lì, ma non c’è nessun americano. Gli amici di Catania che faranno parte del progetto? C’è ad esempio l’avvocato Spadaro, un grande professionista: l’ho conosciuto in un pranzo, a cui erano presenti anche soci Sigi, prima del derby Catania-Palermo. Lotito? Ci conosciamo da tempo, ma non sarà con me: sarò da solo e voglio farlo da solo».
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