Catania, il sindaco Pogliese: «Finaria ha cambiato passo. Vuole vendere»
Intevenuto nella diretta di Unica Sport, Salvo Pogliese, sindaco di Catania, promotore dell’incontro di ieri tra Sigi e Finaria, ha commentato così le ultime novità legate alle cessione del club rossazzurro: «Sono stato sempre un inguaribile ottimista, ma devo dire che negli ultimi giorni il pessimismo era assolutamente prevalso. Ho sentito l’avvocato Nicolosi e il presidente Astorina in più occasioni, lo stesso avevo fatto con Maurizio Pellegrino, e percepivo una distanza assolutamente marcata fra le due proposte. Il tempo stava per scadere, e così sabato mattina ho ritenuto opportuno telefonare all’avvocato Nicolosi e a Maurizio Pellegrino proponendo questo incontro in tempi ristrettissimi. Avevo avuto la percezione che la prossima settimana si sarebbe potuta concludere la storia del Calcio Catania e della nostra matricola. Sabato mattina ho così fatto questo tentativo, rimanendo colpito dall’assoluta disponibilità delle due parti. Abbiamo quindi organizzato l’incontro con 24 ore di preavviso. Ieri si è consumato un passaggio di fondamentale importanza, voglio dirlo con grande prudenza. Evidenzio anche un altro aspetto: sono rimasto molto colpito dalla grandissima disponibilità mostrata da Finaria nel venire incontro alle istanze della Sigi. La Sigi ha dimostrato la solita caparbietà oltre che l’attaccamento alla squadra e alla città, Finaria ha fatto un gesto di grande responsabilità dando un’apertura di credito significativa rispetto alle istanze della cordata. L’ipotetico accordo siglato ieri è un accordo di buon senso, ma soprattutto una pagina molto importante. Se c’è assoluta apertura a vendere da parte di Finaria? Assolutamente sì. Se mi avessero fatto questa domanda alle 18.29 di ieri pomeriggio avrei risposto dicendo ‘spererei di sì’. Dopo l’incontro, posso invece rispondere con un ‘assolutamente sì’. Rispetto a quello che mi era stato detto sia da Nicolosi che da Astorina, c’è stato un cambio di passo evidente. Ieri c’è stato un ottimo clima, un atteggiamento generale di buon senso. Tutti hanno percepito che il tempo stava scadendo, eravamo giunti ai tempi supplementari: adesso la palla passa al Tribunale. L’istanza di apertura della procedura competitiva che sarà formalizzata e che si basa su di un accordo ragionevole riapre totalmente la partita. Finaria probabilmente ha percepito che il fattore tempo giocava in senso opposto, devo dire di essere rimasto colpito dall’atteggiamento di grande disponibilità da loro mostrato. Immagino che tutto sia stato concordato con Pulvirenti. La Sigi ha dimostrato grande determinazione e ha percorso una strada, dal punto di vista imprenditoriale, assolutamente eretica: avrebbe potuto aspettare che accadesse ciò che tutti non ci auguriamo avvenga, e farsi avanti in quel momento. È prevalso invece l’amore per il Catania. Ho avuto contatti con imprenditori milanesi e romani ma poi, ‘alla squagliata della neve’, italianizzando una nostra espressione dialettale, è rimasta solo la Sigi. Se il Tribunale desse l’ok e si aprisse la procedura competitiva, potrebbero poi presentarsi anche altri soggetti. In base all’esperienza degli ultimi due mesi, sono molto scettico di fronte a questa possibilità, ma potrebbe anche accadere. Qualcuno fino a ieri mi ha detto che potrebbe esserci questa ulteriore ipotesi, ma lo dico da sindaco: è mio interesse assoluto salvare la matricola. Clausole bando? Ieri ci siamo soffermati su alcuni punti e sulle clausole, posso dire che l’atteggiamento di Finaria è stato di assoluta disponibilità nel venire incontro in maniera significativa alle istanze della Sigi relative all’eventuale promozione in Serie B e al contenzioso riguardante i diritti televisivi. Si è risolto il tema degli stipendi di gennaio e di febbraio, per il quale, se non si fosse raggiunto un accordo ieri, c’era il rischio concreto che ci potessero essere degli ostacoli insormontabili rispetto a quello che Finaria avrebbe voluto fare ma che rischiava di non poter fare: mi riferisco al pagamento degli stipendi arretrati di gennaio e febbraio. Ci sono altri creditori, e non così è facile per Finaria dire paghiamo i giocatori e non gli altri creditori. Sigi ha dato la sua disponibilità a dare un contributo per il pagamento degli stipendi».