L’ex dg del Catania, Sergio Gasparin è intervenuto ai microfoni di “Itasportpress” per dire la sua dopo aver appreso la decisione del Tribunale di dar vita a nuova asta per la cessione del ramo sportivo del Catania.
Ecco le sue parole:
«Spero che si presenti un imprenditore, un gruppo o un fondo che abbia progettualità e trasparenza sul piano personale e strutturale ma che soprattutto abbia le capacità economiche e organizzative per rilanciare alla grande una piazza importante come Catania. Questo è il mio auspicio. Sul piano pratico operativo, realisticamente le difficoltà che pone questo bando sono abbastanza evidenti. Sul piano formale, è stato fatto un lavoro eccellente da parte di chi ha composto il bando, ma sotto l’aspetto calcistico-sportivo ha delle situazioni e mancanze evidenti già espresse altre volte. Si vede però che chi l’ha predisposto conosce alla perfezione la materia del diritto fallimentare, ma conosce poco la materia calcistica. Visto che ci sono delle situazioni che dal punto di vista oggettivo creano delle difficoltà operative abbastanza importanti».
«Mancini? Non posso esprimermi su questa persona visto che non lo conosco. Ho letto e sentito chi sostiene che dietro di lui vi sia qualche componente della vecchia società, ma anche in questo caso non esprimo nessun giudizio né dal punto di vista del trasporto sportivo né dal punto di vista manageriale».
Sarà importante capire quale sarà il progetto dell’investitore allora… «Esattamente ed inoltre come si vuole avvicinare al Calcio Catania e se il suo progetto globale coinvolge la struttura dal punto di vista alberghiero e le altre attività collaterali vedi palestra e piscina. Se sarà un imprenditore che si rivolgerà prettamente all’area sportiva, e dunque al Calcio Catania, vuol dire che utilizzerà Torre del Grifo in altro modo rinunciando a quelle ricettive. Insomma dipende quali sono le caratteristiche principali dell’investitore e quali sono le motivazioni che lo portano a fare questo tipo investimento. E’ chiaro che chi si aggiudica all’asta il ramo sportivo del Calcio Catania, dalla mattina dopo all’interno degli uffici e della struttura non ci può stare».
Conosce Benedetto Mancini, l’unico investitore che finora ha manifestato pubblicamente di partecipare?
Non posso esprimermi su questa persona visto che non lo conosco. Ho letto e sentito chi sostiene che dietro di lui vi sia qualche componente della vecchia società, ma anche in questo caso non esprimo nessun giudizio né dal punto di vista del trasporto sportivo né dal punto di vista manageriale.
Da uomo esperto di calcio ma anche tifoso del Catania, pensa che davvero faccia più gola all’investitore Torre del Grifo anzichè la squadra come ha detto il tecnico Baldini?
Non è tanto Torre del Grifo o il Calcio Catania, sono invece le condizioni alle quali queste sono poste all’asta. Mi spiego meglio.
Prego dica pure…
L’importo dell’asta è marginale rispetto alle condizioni che sono poste nel bando quindi lo stesso va valutato nella sua interezza e non soltanto sotto l’aspetto della cifra economica per l’aggiudicazione ma di tutte le complicanze e le complicazioni che porta a livello di clausole che sono state inserite.
Sarà importante capire quale sarà il progetto dell’investitore allora…
Esattamente ed inoltre come si vuole avvicinare al Calcio Catania e se il suo progetto globale coinvolge la struttura dal punto di vista alberghiero e le altre attività collaterali vedi palestra e piscina. Se sarà un imprenditore che si rivolgerà prettamente all’area sportiva, e dunque al Calcio Catania, vuol dire che utilizzerà Torre del Grifo in altro modo rinunciando a quelle ricettive. Insomma dipende quali sono le caratteristiche principali dell’investitore e quali sono le motivazioni che lo portano a fare questo tipo investimento. E’ chiaro che chi si aggiudica all’asta il ramo sportivo del Calcio Catania, dalla mattina dopo all’interno degli uffici e della struttura non ci può stare.
Conosce Benedetto Mancini, l’unico investitore che finora ha manifestato pubblicamente di partecipare?
Non posso esprimermi su questa persona visto che non lo conosco. Ho letto e sentito chi sostiene che dietro di lui vi sia qualche componente della vecchia società, ma anche in questo caso non esprimo nessun giudizio né dal punto di vista del trasporto sportivo né dal punto di vista manageriale.
Da uomo esperto di calcio ma anche tifoso del Catania, pensa che davvero faccia più gola all’investitore Torre del Grifo anzichè la squadra come ha detto il tecnico Baldini?
Non è tanto Torre del Grifo o il Calcio Catania, sono invece le condizioni alle quali queste sono poste all’asta. Mi spiego meglio.
Prego dica pure…
L’importo dell’asta è marginale rispetto alle condizioni che sono poste nel bando quindi lo stesso va valutato nella sua interezza e non soltanto sotto l’aspetto della cifra economica per l’aggiudicazione ma di tutte le complicanze e le complicazioni che porta a livello di clausole che sono state inserite.
Sarà importante capire quale sarà il progetto dell’investitore allora…
Esattamente ed inoltre come si vuole avvicinare al Calcio Catania e se il suo progetto globale coinvolge la struttura dal punto di vista alberghiero e le altre attività collaterali vedi palestra e piscina. Se sarà un imprenditore che si rivolgerà prettamente all’area sportiva, e dunque al Calcio Catania, vuol dire che utilizzerà Torre del Grifo in altro modo rinunciando a quelle ricettive. Insomma dipende quali sono le caratteristiche principali dell’investitore e quali sono le motivazioni che lo portano a fare questo tipo investimento. E’ chiaro che chi si aggiudica all’asta il ramo sportivo del Calcio Catania, dalla mattina dopo all’interno degli uffici e della struttura non ci può stare.