Come si legge su “Itasportpress.it” il Catania ha una interlocuzione in corso con un fondo inglese ma da tempo si è parlato di uno arabo molto potente per uscire dalla crisi finanziaria. L’atteggiamento degli investitori arabi nei confronti dell’Italia non è mai stato positivo e le loro attenzioni si spostano in Inghilterra.
Gli arabi, secondo una indagine condotta dal Corriere dello Sport guardano prima allo stadio perchè vogliono sfruttare i box office. Quello del Catania è vecchio e fatiscente e andrebbe ristrutturato totalmente. I club italiani incassano in media 14 milioni da questa voce, contro i 28 milioni dei tedeschi, i 29 degli spagnoli e i 38 degli inglesi. Poco interessanti sono anche gli introiti provenienti da diritti tv.
Gli americani sono più propensi a investire in Italia come hanno fatto Joe Tacopina che prima della Spal voleva il Catania avendo idee interessanti sfruttare Torre del Grifo. Successivamente avrebbe pensato al Massimino. Gli investitori a stelle e strisce hanno preso il Genoa e lo Spezia. Gli americani, a differenza degli arabi, sono attirati dalla dimensione ridotta dell’investimento in Serie A, dove con poche decine di milioni ci si può aggiudicare un club (a differenza del Regno Unito), e credono nella capacità di prendere per mano l’azienda e ristrutturarla.