Catania e “I treni del Gol”: ecco come si sono scoperti i flussi di scommesse sospette
Si torna a parlare del caso “I treni del gol” e degli incontri risalenti al 2015 del Catania. L’avvocato Francesco Baranca, per spiegare il flusso anomalo di giocate durante alcune di queste gare ha dichiarato: «Le partite di calcio combinate lasciano una traccia indelebile che è la modifica dell’andamento delle quote su cui scommettere». Come riporta “Catania.meridionews.it”, oggi c’è stato l’ultimo appuntamento in aula del 2019 con la testimonianza dell’ex responsabile area legale del colosso SKS365 e attuale segretario generale di FederBet, la federazione indipendente con sede in Belgio che si occupa da diversi anni di monitorare l’andamento delle scommesse nel calcio mondiale. «Il nostro ruolo – spiega alla corte presieduta da Roberto Passalacqua – è quello di garantire l’integrità delle competizioni. E tra i nostri maggiori successi ci sono alcune segnalazioni che hanno dato il via alle inchieste giudiziarie sulla Pro Patria e sullo stesso Catania, oltre a quelle riguardanti alcune partite truccate in Spagna». Tra i tanti incontri nel mirino di FederBet finisce la partita Varese-Catania, giocata ad aprile 2015 e conclusa con la vittoria degli etnei per 0-3. «Le quotazioni sulla vittoria degli ospiti si abbassarono in modo assolutamente anomalo, in una partita senza particolari assenze in campo». Il protocollo a questo punto, anche in virtù di contratto che legava FederBet proprio al Varese, prevedeva la chiamata in causa della società. «Ho avvertito il direttore sportivo – continua Barranca – che poi ha agito in autotutela facendo presente la situazione ai suoi giocatori. La cosa assurda fu che subito dopo la quota tornò ad essere normale ma della vicenda informammo anche la procura di Busto Arsizio». Stando ai parametri di FederBet in quella partita si toccò il massimo grado del livello d’allerta. «Cinque punti su cinque – continua il testimone – con un calo della quota, nei tre giorni precedenti alla partita, del 165 per cento. Insomma il Catania si era trasformato nel Real Madrid e la quota dava certezza della vittoria degli etnei». In quella stagione maledetta, quando il Catania si salva all’ultima giornata contro il Carpi ma viene retrocesso in Lega Pro dal tribunale della Figc, nei confronti di alcune partite dei rossazzurri le puntate sarebbero avvenute in modo seriale, seguendo uno schema preciso. «Prima si giocava nel circuito dei Monopoli di Stato – spiega Barranca – e solo successivamente si puntava su quello asiatico. Che è più difficile da raggiungere anche perché non ci si può recare fisicamente a Singapore».