L’edizione odierna de “La Sicilia” ha riportato un’intervista all’ex attaccante del Catania Andrea Carnevale, attuale dirigente e capo scouting dell’Udinese, il quale ha parlato dell’epilogo amaro rossazzurro dicendosi pronto a dare una mano:
«Fine amara e incredibile. Dire che mi dispiace sarebbe solo retorica sapendo quanto sono legato a una città, a una squadra in cui ho giocato il mio primo vero campionato di Serie A. Sono passati 40 anni ma mi sembra ieri. Arrivai a stagione inoltrata e cercai di fare del mio meglio, ma la squadra non era attrezzata per la A. Anche il Presidente Massimino è rimasto nel mio cuore, vinti gli spareggi a fine giugno non ebbe il tempo di rinforzare adeguatamente la squadra e poi diversi compagni in quella stagione pensavano ad altro piuttosto che a sudare in campo. Mi fa rabbia che Catania non abbia ancora trovato un forte gruppo imprenditoriale che faccia rinascere la squadra di calcio. Io sono sicuro che anche i migliori dirigenti e giocatori verrebbero di corsa a Catania, voglio fare un appello alle forze imprenditoriali non solo locali ma soprattutto di fuori: investite a Catania. Anch’io nei limiti delle mie possibilità darò una mano, ho parlato già con qualcuno. A essere sincero vedo bene un gruppo straniero per il Catania. Uno sceicco ma anche un pool d’imprenditori americani. Io resto fiducioso, perchè Catania vanta una migliori tifoserie del mondo. Quelle del Sud sono tutte passionali: da Napoli che conosco benissimo a Salerno, dove i tifosi della Salernitana hanno trasmesso alla squadra un calore da pelle d’oca domenica e sono contento si sia salvata».