Catania, Carboni: «Spero si trovi una soluzione, i tifosi lo meritano. Derby vinti contro il Palermo ricordi più belli»
L’edizione odierna de “Il Mattino” ha realizzato un’intervista a Salvatore Vullo il quale si è espresso in merito alla gara tra Avellino e Palermo. In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de “LaCasadiC” l’ex Catania Ezequiel Carboni ha commentato la situazione attuale del Catania.
Ecco qualche estratto:
«Provo grande tristezza i tifosi sono sempre sul pezzo ma posso dire lo stesso dei giocatori e dello staff che antepongono la parte sportiva ai problemi, lavorando con i pochi mezzi a disposizione. Onore a loro, oggi è un giorno importante: ho seguito la vicenda Mancini, i relativi dubbi sull’offerta. Tra il Catania e la mia famiglia c’è una storia d’amore. Spero si trovi una soluzione seria per noi tifosi. Quando possibile guardo sempre il Catania – ci confessa – la squadra è forte, mi piace: lotta, corre e colleziona risultati importanti nonostante tutto. Anche se in casa, dopo il derby è mancata un po’ di continuità. Le difficoltà arrivano quando lo aspetti perché giocando a viso aperto l’organico è letale, grazie a gamba e qualità”.
È l’emozione a guidare il racconto di Carboni. Per lui, giunto in Sicilia nel 2008, dal Salisburgo grazie al duplice lavoro targato Lo Monaco-Cysterpiller, l’esperienza catanese, rappresenta un ritorno a casa. «C’era un’atmosfera unica e noi argentini siamo stati accolti come figli -ricorda Ezequiel- eravamo distanti da casa ma uniti da un comune ideale. Sento ancora tanti compagni come il Papu Gomez e lo stesso Izco». Profumo di casa, ritmo di tango, con un’atmosfera così i ricordi traboccano. «Momenti più belli? La vittoria contro l’Inter di Mourinho ma ci metto dentro anche i successi nei derby del 2009 e del 2011, entrambi 4-0. Uno in trasferta col gol di Mascara, uno in casa». Emozioni, si ma anche riferimenti. Perché da dieci anni, Carboni guarda la panchina. «Del Cholo Simeone parla il suo importante percorso all’Atletico, io ricordo un grande professionista e un motivatore competente. Ho imparato da tutti ma apprezzo tanto Giampaolo, spero di andarlo a vedere. Mi sento vicino ai suoi metodi».
La voce a questo punto si fa seria, desiderosa più che mai di lanciare un messaggio alla gente. «I tifosi hanno sofferto tanto. Non mi va di usare parole già sentite. Spero vada bene ma questo popolo merita una risposta. Positiva o negativa che sia. Ci vuole rispetto, sono con loro».