Catania, Avv. Ferraù: «Pagliara, interlocuzioni in corso. Quote Meridi, acquisizione quasi fatta. Tacopina…»
L’avvocato Giovanni Ferraù, nel corso della presentazione della Catania Card a Torre del Grifo, ha anche risposto alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le parole più significative evidenziate:
«Pagliara? Il progetto è siglato Pellegrino-Pagliara. Con Fabio ci sono state e ci sono interlocuzioni continue. Siamo aperti a tutte le soluzioni. Dobbiamo trovarne una, inserirla in un organigramma dove lui è contento e faccia bene a tutti. Senza alcun pregiudizio. Ultimato l’assetto societario e ultimata questa interlocuzione con eventuali investitori esteri, contiamo di risolvere anche la situazione legata a Pagliara. Sono cambiate alcune persone, contiamo di non cambiarne altre. Oggi chi lavora tra i soci in Calcio Catania lo fa con professionalità, gratuità e impegno massimo.
Quote Meridi? Acquisizione sostanzialmente fatta, dovrebbe arrivare a giorni ma non è una mera formalità. Anche lì grosse difficoltà trovate ma superate in maniera brillante. Azionariato diffuso? Il progetto rimane quello. Tecnicamente sono necessari infiniti passaggi, dal cambio dello statuto della società a tutta una serie di modificazioni. Siamo assolutamente aperti all’ingresso d’imprenditori professionisti o persone di buona volontà. Qui non vogliamo padroni, ma una moltitudine di piccoli soci che diano il proprio contributo per portare il Catania dove merita. Nonostante il rischio di non vedere gente allo stadio, gli sponsor credono nella nostra compagine. Ci sono sponsor molto importanti, anche a tiratura nazionale, li presenteremo nei prossimi giorni. Anche questo è un atto d’amore, adesso conto sui tifosi, protagonisti necessari. Maglie? Non cambierà nulla. Ci saranno novità anche sull’inno. Abbiamo eliminato la Giornata Rossazzurra.
Tacopina? Attendiamo notizie. Rispetto a dieci giorni fa, poche novità all’orizzonte. Valuteremo l’eventuale proposta che perverrà dall’avvocato se è in linea con gli interessi del Calcio Catania. I soci di Sigi, tutti, dal più grosso al più piccolo hanno tirato fuori soldi mettendoci la faccia, pur nella consapevolezza dei rischi. Lo hanno fatto per salvare la matricola 11700. Il piano di risanamento in corso di svolgimento ha portato il Catania alle condizioni in cui, chi volesse investire, riscontrerebbe che l’investimento può rivelarsi produttivo in futuro. Chi entra e non è catanese non potrà mettere subito il cuore, ma la mente e la testa. Il piccolo ingranaggio è fondamentale che inneschi l’ingranaggio più grande per far sì che tutto funzioni nel modo migliore possibile».