Catania, arriva il Foggia. Baldini e la squadra sognano. Poi la penalizzazione rovinerà tutto
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania che affronterà il Foggia con l’incubo penalizzazione.
Baldini alla Zeman? Spericolato, amante del rischio (a Catania non si può gestire solo l’ordinario) ma soprattutto ambizioso al punto giusto. Il match tra il profeta rossazzurro amatissimo dai tifosi perché ha compattato il gruppo nella fase più difficile della vita societaria, e il boemo affascina al di là degli interessi di classifica.Il Foggia ha pagato con 4 punti di penalità il passaggio di club in estate, il Catania rischia di perderne 6 per gli stipendi non pagati puntualmente. Domani sarà confronto aperto. Apertissimo. La gestione delle due fasi di gioco, gli inserimenti sulle corsie, la voglia di vincere al di là degli schemi. Tutto ciò anima pugliesi e rossazzurri, ecco perché gli occhi dell’intera Serie C sono puntati sul Massimino che domani alle 15 accoglierà (anche) il boemo, personaggio affascinante persino per i tifosi avversari.
Emergenza ovunque Baldini dovrà rinunciare a sette dei suoi calciatori. Una carneficina tra infortuni e squalifiche, scomoda eredità del post gara con la Vibonese con il parapiglia che è nato per una parola di troppo che avrebbe pronunciato la panchina calabrese. Insomma, a conti fatti, Moro è ancora in Nazionale, altri due attaccanti fuori uso perché Russotto dovrà restare fermo per due turni a causa della squalifica, Piccolo è ancora fermo per un infortunio che si protrae da settimane. E, poi, anche la difesa è falcidiata. Zanchi sconta la seconda e ultima giornata di squalifica, Dos Santos è stato fermato per un turno dopo le liti con la Vibonese. Tra gli infortunati anche Pinto (fermo da tempo) e Greco – utilizzato contro la Vibonese da terzino – che è l’unico per cui il tecnico Baldini ha ancora una speranza: «Deciderò al momento della rifinitura, tenendo conto dei tempi stretti che intercorrono tra l’ultimo match disputato e quello da giocare. Teniamo aperta una speranza». Il Catania, per farla breve, è un puzzle che deve essere composto totalmente. Sala in porta resta il titolare nonostante il rientro di Stancampiano che ha scontato un turno di squalifica. Dietro dovrebbero agire Calapai, Ercolani, Monteagudo e uno tra Ropolo e Albertini. Curioso il ruolo di terzino sinistro che è passato attraverso le scelte più disparate: dal titolare Pinto a Zanchi, dall’adattamento di Greco ai due che sono in ballottaggio per la sfida di domani. In mezzo Maldonado potrebbe tornare a dirigere le operazioni in regia, con Cataldi che potrebbe tornare in panca. Accanto a lui Rosaia e Provenzano. Meno dubbi in attacco nonostante l’assenza dei tre potenziali titolari (Moro, Piccolo e Russotto) perché Sipos resterà al centro del settore, con il rientrante Ceccarelli e un Russini che rispetto all’inizio di stagione ha scalato le gerarchie che saranno in mischia dall’inizio.