Rossazzurri ancora fuori dai playoff, Lucarelli: «Catania tra le prime dieci città italiane. Presto tornerà nel calcio che conta» (VIDEO)

«Questi ragazzi hanno fatto il massimo, dominando in casa di una squadra forte e beccando il gol nell’unica situazione di pericolo della Ternana. Dispiace, usciamo immeritatamente. Sommando le due gare di Coppa, purtroppo la Ternana non ci porta fortuna. A me piacciono le squadre di personalità e spessore umano, questi ragazzi hanno dato tutto quello che potevano dare in una situazione del genere. Di più non si poteva chiedere. Non eravamo tecnicamente il Catania più forte degli ultimi anni, ma forse quello col cuore più grande e penso lo abbiano visto tutti, creando un rapporto indissolubile coi nostri tifosi». Queste le parole del tecnico del Catania Lucarelli, quest’ultimo è infatti intervenuto ai canali ufficiali del club.

Lucarelli continua: «Nel momento in cui la Ternana ha inserito Vantaggiato avevo chiamato Noce, stava per entrare ed abbiamo beccato gol su quella risalita. Non siamo riusciti a fare subito il cambio e il destino purtroppo ci ha beffati. C’era anche un rigore a nostro favore per un fallo di mano. Nell’intervallo avevo chiesto ai ragazzi di siglare il raddoppio nel secondo tempo, non ci siamo chiusi e la Ternana non ha mai tirato in porta. Loro si stavano innervosendo, lavoravamo bene sulle traiettorie di passaggio e anche Pinto ha sfiorato il 2-0 con quel tiro finito ad un centimetro dal palo. Nulla lasciava presagire che la Ternana sarebbe rientrata in partita, però spesso purtroppo quando non chiudi le partite vieni punito.

A fine partita ho visto giocatori in lacrime ma non devono avere nulla da rimproverarsi, avendo gettato il cuore oltre l’ostacolo come volevano tutti. Questa è una squadra di gente che ha voglia e non si risparmia, fatta di uomini veri. Un patrimonio da conservare. Do il consiglio di non smembrare un gruppo di qualità morali. I tifosi? Loro per questa maglia ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Prima o poi Catania deve tornare dove merita di stare. Per il tifo, la città ed il fatto di avere una delle prime tifoserie in Italia per passione e modo di vivere il calcio. Non è lontana la B se verranno fatte le cose in una certa maniera, ne sono convinto».