Castagnini: «Qui siamo davvero ripartiti da zero, non c’era nulla, neanche una scrivania. Adesso…»

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Renzo Castagnini, DS del Palermo, rilasciate al noto giornalista Alfredo Pedullà. Il Palermo cambia pelle il 24 luglio, se ci pensiamo bene sono appena due mesi e mezzo. Soltanto che il 24 luglio… «è già abbastanza tardi per fare la squadra, la preparazione dovrebbe aver già consumato giorni intensi. Invece, noi siamo a zero e dobbiamo scegliere anche l’allenatore». In quasi tre settimane il Palermo ha una base già bella solida, l’ossatura che serve per partire. Il resto arriva piano piano, senza tralasciare il minimo dettaglio. Castagnini ammette: «È stata l’esperienza più rapida della mia vita da direttore sportivo. Quando mi ha chiamato Sagramola, mai avrei potuto dire di no, ci lega un rapporto speciale. E soprattutto sei a Palermo, la città che ti impone di risarcirla dopo gli ultimi periodi della gestione Zamparini. Ma te lo impone con quella dolcezza che soltanto gente calcisticamente ferita ti sa trasmettere. Qui siamo davvero ripartiti da zero, non c’era nulla, neanche una scrivania. Ci siamo accampati, io facevo le trattative in un corridoio, attaccandomi al telefono e senza un ufficio per poter pianificare. Ma sapevamo che da fine luglio sarebbe stata una corsa contro il tempo, visto che il 12 agosto siamo andati in ritiro e mica potevamo presentarci senza una minima impalcatura. Questo primo verdetto e la vetta in classifica ci danno coraggio, senza andare oltre con la fantasia. Mi spiego: sappiamo che magari è meno complicato andare in B dalla C piuttosto che abituarsi a queste realtà molto orgogliose, dove tutti invocano l’arrivo del Palermo per inchiodarlo. A Biancavilla ci aspettano con curiosità e ci hanno già battuti in Coppa Italia. Sono esperienze nuove per me, lo ammetto, e non è semplicissimo se sei abituato diversamente. Ma stiamo acquisendo la mentalità necessaria».