Antonino Speziale, condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, ferito mortalmente il 2 febbraio del 2007 allo stadio Massimino durante il derby Catania-Palermo, “non può realizzare alcun ravvedimento” perché “ha manifestato sempre la sua innocenza” e quindi “non può pentirsi di un reato che non ha commesso”. Lo afferma il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, nel ricorso presentato in Cassazione contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Caltanissetta di non concedere una misura alternativa a Speziale che è detenuto dal 14 novembre del 2012, con un fine pena previsto per il 29 aprile 2021. L’ultras del Catania, all’epoca dei fatti minorenne, compirà 31 anni a luglio. L’udienza si terrà il prossimo 12 marzo.