Caso scommesse, Vecchi: «La ludopatia una malattia da curare. Zaniolo? Ragazzo d’oro»
L’ allenatore della Feralpisalò Stefano Vecchi, intervistato da BresciaOggi si è espresso sulla questione scommesse soffermandosi su Zaniolo, da lui allenato nell’esperienza con la Primavera dell’Inter.
Di seguito le sue parole:
«La ludopatia è una malattia da curare. Gli sportivi sanno cosa possono fare e cosa no. Ho avuto Nicolò Zaniolo nella Primavera dell’Inter, vi assicuro che è un ragazzo d’oro. Impossibile non volergli bene: mi auguro che esca presto da questa situazione. Ma non mi sembra che la vicenda sia così sporca come in passato, si tratta di una assuefazione al gioco. Una volta si stava seduti ad un tavolo, per una briscola o una scala 40. Oggi uno rimane da solo, entra in un sito e scommette. Le piattaforme, i siti… non è facile giudicare. Ne abbiamo parlato anche noi al nostro interno, ma se dovessimo venire a conoscenza di qualcosa dovremmo ovviamente informare la società e chi di dovere. Ma non è emerso nulla»