L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Tonali e riporta alcune parole dei tifosi del Newcastle che si schierano dalla sua parte.
«Ah, sei un giornalista? Con te non parlo, scrivete solo str***e!». Il primo tifoso del Newcastle che incontriamo erutta tensione appena si nomina Sandro Tonali. Che qualche mese fa in questo pub, il orking class Job Bulman, si presentò a sorpresa. Anzi, “Toon-Ali”, come lo invocano e adorano da queste parti, perché i locali detti “Geordie” pronunciano così “town”. Non va meglio allo Strawberry, il pub per eccellenza dei tifosi delle “gazzeladre”, di fronte allo stadio St James Park. Quando chiediamo di Tonali, Peter, sulla sessantina armato di pinta ale, ci avverte: «Fai tutte queste storie per due puntatine? Finisci la birra e vattene il prima possibile».
Il suo compare Stephen lo strattona: «Dovete capirci. Sandro è uno di noi, un Geordie come noi. Lo amiamo, è straordinario. Non lo abbandoneremo mai. Dopo questa assurda vicenda di scommesse, lo sosterremo ancora di più». Del resto, questo Paese ha un rapporto ossessivo, talvolta patologico con il betting, dall’ippica al calcio. «In Inghilterra l’intervallo dei match in tv è a volte appaltato da agenzie di scommesse», ci dice James Horncastle, giornalista di The Athletic e massimo esperto di Serie A ol tremanica, «questo ridmensionerà di certo i casi di Tonali, ma anche Zaniolo all’Aston Villa, che tra l’altro è arrivato a fine mercato, senza troppe aspettative. Toney è stato squalificato per 8 mesi per 232 scommesse di recente. Insomma, lo “scandalo” di Tonali sembra sopportabile. Ma certo è stato l’acquisto più costoso del Newcastle e dunque il gioiello della dirigenza saudita per entrare nel club dei pi grandi d’Europa e dimostrare di saper attrarre le star del calcio. Ora bisogner capire come reagir Sandro».
Dopo il centro di allenamento ieri deserto a Darsley Park, passiamo per un altro pub, l’Old George Inn, il più antico della città, del XVI secolo e amato da re Carlo I: c’è un murale dedicato a Tonali, sullo stile della Birra Moretti, con la sua faccia che beve e fa: “Premium Italian Midfielder”. Del resto, il coro dei tifosi è: “He eats spaghetti, he drinks Moretti”. Il barista: «Non potete capire quanti tifosi vengono a bere qui solo per questo». Tonali non parla. In privato avrebbe ammesso la sua ludopatia e qui in Inghilterra andrà in riabilitazione. A quanto si apprende, il Newcastle non sapeva niente della piaga del gioco. Ma sosterrà la sua stella come ha fatto sinora, dopo il favoloso debutto in Premier seguito da alcune difficoltà causa lingua e ambientamento. «Ma proprio la presenza sulle maglie di uno sponsor delle scommesse fino all’anno scorso», ci dice Roger Hutchinson, il più grande storico del Newcastle, «rende il club meno credibile. E anche il sostegno dei tifosi non resisterebbe a lungo, se per esempio Tonali ricevesse una lunga squalifica in Italia o si scoprisse che ha scommesso contro la sua nuova squadra».