Caso scommesse, Lucarelli: «Ludopatia è una malattia di tanti, non solo dei giocatori»
Durante la conferenza stampa di presentazione del match tra Ternana e Brescia il tecnico dei padroni di casa si è soffermato anche sui casi di calcio scommesse.
Di seguito le sue parole:
«Scommesse? Io un clima strano non l’ho mai avvertito. Una precisazione; ogni calciatore può aprire un conto gioco. La ludopatia è una malattia di tanti, non solo dei giocatori. Ho amici che si sono rovinati la vita ai cavalli o nelle bische clandestine. La ludopatia è un reale problema, mi meraviglio che i giocatori vengano considerati Superman. Sono persone come tutte. Hai la giornata occupata dalle due ore di allenamento poi non vai in discoteca, non fai vita mondana. Insomma hai tempo. Basterebbe fare le cose nella maniera giusta. Esempio: in Spagna quando giocavo io se si arrivava all’ultima giornata di campionato e una squadra aveva bisogno di motivarne un’altra bastava comunicarlo alla Lega che c’era un incentivo. L’informazione italiana è corrotta, ci sono passato con mio figlio. Qui il messaggio che sta passando è di calcioscommesse. Ma non è questo. Qui si parla di altro».