Caso scommesse, il medico di Fagioli: «Scommettere è come una droga»

Il medico di Fagioli Paolo Jarre, dopo i casi di calcio scommesse venute fuori in queste settimane, è intervenuto a La Stampa proprio esprimendosi sul caso.

Di seguito le sue parole:

«Scommettere è come fare gol e la gratificazione è paragonabile a quella di una piccola dose di droga. Tra i calciatori riscontriamo un tasso verosimilmente superiore di 3 volte. La percentuale di giocatori è tra l’1 e il 3%, secondo i dati sul fenomeno, su circa 500 ragazzi, spiega Jarre, dovrebbero essercene tra i 5 e i 15 che scommettono. Invece sono molti di più».