L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Tonali e Zaniolo e la loro reazione interrogati per l’indagini.
Che colore ha la malinconia? E la rabbia? Probabilmente, per due calciatori della Nazionale, avrà i toni di una sfumatura di azzurro tenebra, di quelle che macchiano il cuore. Dopo una notte «amara» per come l’ha raccontata Luciano Spalletti, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali hanno infatti lasciato il centro tecnico di Coverciano. Da soli, lontani dal resto del gruppo. Gli azzurri sono volati a Bari, Zaniolo ha fatto rientro a Birmingham, Tonali è tornato nella sua casa milanese. Sandro sarebbe stato titolare stasera nella sfida a Malta di qualificazioni europee; per Nicolò ci sarebbe stato spazio martedì a Wembley contro l’Inghilterra, altro delicatissimo impegno per le qualificazioni alla prossima rassegna continentale. La partita che si troveranno a giocare ora è ancora più difficile, il terreno decisamente più scivoloso.
Lo ha capito subito Zaniolo, abituato spesso a essere al centro di bufere mediatiche sia negli anni romanisti che in qualche trascorso nelle varie selezioni nazionali. Stavolta, però, gossip boccacceschi e regole azzurre non c’entrano, visto che si ha a che fare con l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Torino, che sta lavorando – proprio come per Tonali – a ipotesi di reato relative all’esercizio abusivo «di attività di giuoco o di scommessa». Proprio per questo la giornata di Nicolò, ieri, è cominciata sulla falsariga di quella che si era conclusa a Coverciano, cioè col giocatore che agli agenti – come ai suoi familiari e al manager Vigorelli – aveva ripetuto lo stesso mantra: «Io non scommetto, e men che meno sul calcio. Ho giocato su delle piattaforme online che non sapevo fossero illegali, ma a poker o a “black jack”. Nulla di più. e mi dispiace da morire perché, fra Aston Villa e Nazionale, in questo momento le cose stavano finalmente andando bene».
Tonali è rientrato a Milano nella mattinata di ieri. Chi si è confrontato con lui (agenti, familiari, fidanzata) lo ha descritto come particolarmente afflitto, sconfortato. Non sono mancate le lacrime. Non avrebbe mai voluto essere coinvolto in una vicenda simile, ma è consapevole dell’errore. Quella che pareva una “leggerezza” solo perché compiuta in momenti di noia, senza rifletterci troppo su. Sa che i risvolti della questione saranno ben più seri. A Milano lo aspettava la compagna Giulia, ha poi parlato la famiglia e prima ancora si era confrontato con gli agenti. Per cui Tonali non è uno dei tanti assistiti ma un ragazzo seguito sempre da vicino. Domani tornerà in Inghilterra, quando potrebbe essere già stato ascoltato dalla procura di Torino e quella federale. Altrimenti farà un ulteriore viaggio di andata e ritorno Inghilterra-Italia.