Oggi Aurelio De Laurentiis ha incontrato i giornalisti a Castel Volturno. Il patron del Napoli ha parlato anche del caso scommesse, rilasciando le seguenti parole (raccolte da Tuttomercatowerb.com):
«Le scommesse si fanno in maniera ortodossa e poco ortodossa, una centrale di Hong Kong fattura più di 50 miliardi di dollari l’anno. Tre anni fa parlai di un libro americano “Calcio mafia” dove si parlava di questo fenomeno. Eppure non si è approfondito l’argomento, ora se ne torna a parlare anche se non si sa ancora bene in che termini. Per quel che mi riguarda sono sempre stato molto attento ad assumere calciatori la cui realtà familiare e provenienza geografica mi assicurassero una certa tranquillità psicologica e una certa tutela. Tengo molto alla cultura del lecito, il Napoli fa anche un’azione di ‘sorveglianza’ su atleti che credo siano ragazzi per bene e che hanno famiglie a posto. Poi è chiaro che non tutto sanno gestire una ricchezza improvvisa».