Caso Sampdoria, Zaino: «Ferrero non molla, ma il club in questo momento in cassa non ha nemmeno 30 euro»
Il giornalista de “La Repubblica” Stefano Zaino ha fatto il punto sulla situazione societaria della Sampdoria intervistato da “Forever Samp”
Ecco le sue parole:
“Il malumore nella Sud non può che serpeggiare. La speranza è che i tifosi continuino a correre da soli, nel senso che ormai loro vanno da una parte e la squadra dall’altra. Loro sono eccezionali, la squadra è sempre peggio. Secondo me non ne vale nemmeno la pena sporcarsi la reputazione per una realtà così deprimente. Hanno fatto la contestazione con lancio fumogeni, non possiamo giustificarla, ma è comprensibile perché questo è un anno davvero triste, deprimente e con grande angoscia e preoccupazione. Il futuro è veramente un’incognita. E’ una strada, quella che permetterebbe di mettere fuorigioco Ferrero senza dargli niente. Finora Ferrero ha tenuto in mano gli altri perché è il principale azionista. A me risulta che Ferrero tenterà fino all’ultimo un colpo di coda. Cercherà di combattere sino all’ultimo, lo conosciamo. Si sa che chi vuole entrare in società non vorrà più avere Ferrero davanti. Secondo Ferrero la colpa è tutta degli altri, se non avesse queste disavventure nell’ultimo periodo lui avrebbe sicuramente salvato la Sampdoria, l’avrebbe condotta meglio. Lui è convinto di essere sempre nel giusto. Dire che tutto è nato negli ultimi sei mesi è falso. Il Covid paradossalmente è stato un aiuto più che un danno, il bilancio ha iniziato a soffrire dal 2018. Se nel 2019 Ferrero avesse venduto la Sampdoria, avrebbe fatto un grande colpo e adesso la Sampdoria sarebbe tranquilla nelle sue acque. Ha perso una grande occasione, le ragioni le conosce lui e da allora la Sampdoria ha iniziato un inesorabile declino. La situazione è complicata e fare delle previsioni è anche brutto secondo me. In questo momento non si può negare che tra le ipotesi c’è anche la ripartenza dal gradino più basso che è la Serie D. In questo momento la Sampdoria fatica ad onorare qualsiasi tipo di pendenza, ha faticato tanto ad onorare la pendenza fiscale del 30 aprile. Ora ne ha due terribili: il 30 maggio con tutti gli stipendi, e poi il 20 giugno come termine, ma in realtà entro il 5 giugno dovrà dire alla Federazione di avere le carte in regola per iscriversi al campionato. E’ un uno-due dove ballano 30 milioni, e la Sampdoria in questo momento in cassa non ha nemmeno 30 euro”.