Caso Portanova, parla il padre Daniele: “Confido nella verità, unica e sola”
Manolo Portanova settimana fa era stato condannato in primo grado a sei di reclusione dal Tribunale di Siena per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 21 anni. In attesa della sentenza di secondo grado, ha parlato il padre del giocatore, Daniele, sul proprio profilo Instagram, pubblicando un lungo messaggio:
“Nell’ultimo periodo mi sono spesso soffermato sull’enorme differenza tra “quel che è” e “quel che viene raccontato”. Quante volte non andiamo oltre ciò che ci viene detto? Quante volte confutiamo una tesi? Quante volte ci interessa ascoltare la “controparte”? Vi rispondo io: poche, pochissime. Questo perché il più delle volte si tratta di fatti di poco conto, dicerie che tuttavia possono e spesso cambiano le nostre idee su cose e/o persone. Ma cosa succede se un uomo della legge, un garante della giurisdizione italiana, esprime un giudizio basandosi su UNA ed UNA SOLA dichiarazione? Succede che una sentenza (al primo grado di giudizio) stravolge, distrugge e rovina la vita di uno o più giovani, delle loro famiglie e dei loro affetti più cari. Nel biennio 2021-2022, sulla scia degli anni precedenti, su 903 procedimenti svoltisi in Italia per reati a sfondo sessuale appena 219 hanno visto l’assoluzione degli imputati (24.25%), a fronte di 578 condanne (64,01%) e 106 concluse con un non luogo a procedere (11,74%). Nella stragrande maggioranza dei casi in analisi sono state le SOLE dichiarazioni della persona offesa e indirizzare il giudice di turno. Basta insomma dare al “popolo” ciò che vuole, un “mostro” da crocifiggere e ridicolizzare. Meglio ancora se si tratta di un giovane calciatore in rampa di lancio nel massimo campionato professionistico nazionale. CONFIDO NELLA VERITÀ. UNICA E SOLA”.