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Caso Plusvalenze, Procura in pressing: settimana decisiva per la carta Juve-CR7

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso plusvalenze.

La settimana che si è appena conclusa è stata intensa in Procura a Torino ma la prossima non si annuncia più tranquilla: l’inchiesta “Prisma” che coinvolge la Juventus e 7 tra dirigenti ed ex (tra cui il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici) ha avuto un picco con la doppia perquisizione in 7 giorni negli uffici del club (e a casa del legale Cesare Gabasio) e ora entrerà nel vivo: nei prossimi giorni tutto il materiale sequestrato, dai documenti cartacei ai supporti informatici, verrà scandagliato, nella speranza di trovare la famosa carta su Cristiano Ronaldo.

Occhio a Mendes Il pool che sta seguendo l’inchiesta — coordinato dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio, con i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello — è venuto a conoscenza della carta privata tramite un’intercettazione del 23 settembre tra il responsabile del mercato Federico Cherubini (sentito come persona informata sui fatti, non è indagato) e l’avvocato Gabasio («la carta famosa che teoricamente non deve esistere, se salta fuori ci saltano alla gola…tutto sul bilancio, i revisori e tutto»). I pm la cercano per raccogliere un indizio che sostenga una delle ipotesi d’accusa: false comunicazioni delle società quotate in Borsa (l’altra è emissione di fatture per operazioni inesistenti). «Il decreto di perquisizione non modifica le ipotesi investigative del precedente provvedimento notificato, ma specifica la presunta esistenza di documentazione della quale, al momento, non risulta il rinvenimento», hanno dichiarato Maurizio Bellacosa dello studio Severino e Davide Sangiorgio, legali della Juventus e degli indagati. Della carta i pm hanno chiesto conto ai testimoni, ma senza risultati. Se non la troveranno, faranno un tentativo estremo con Jorge Mendes, agente di CR7. L’ipotesi è che si tratti di un accordo legato alla cessione del portoghese. Forse una buonuscita per incentivarne l’addio, visto che Cristiano allo United guadagna meno (è passato da 31 milioni a stagione a 23,5 secondo i giornali inglesi).

Ambiente sereno Dalle intercettazioni emerge anche la possibilità di una causa legale, presumibilmente nei confronti del clan Ronaldo, ma il motivo è tutt’altro che chiaro. «Poi magari dobbiamo fare una transazione finta… Non arriverei all’estremo…di fare una causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che non ci aiuti tanto a noi… nel nostro bilancio», dice Gabasio, che poco prima aveva spiegato di aver fatto un «discorso con il pres» (probabilmente Agnelli). Chiuso il bilancio, la Juve ha inserito la vendita di CR7 (passato allo United a fine agosto) nei fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno, ma per l’accusa è avvenuto in maniera difforme, senza alcun accenno alla scrittura privata. «C’è totale serenità nell’ambiente, la società ha fatto comunicati e ci sono professionisti che lavorano per questa vicenda. Il club ci dà tranquillità», ha commentato Massimiliano Allegri. La partita durerà ben più di 90 minuti.

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Redazione Ilovepalermocalcio