Emanuele Calaiò, il Parma e il Palermo aspettavano questo giorno con ansia: nel primo pomeriggio, infatti, è iniziata l’udienza sul noto caso degli sms che ha riguardato in primis l’attaccante crociato e successivamente le due società. In primo grado, davanti al TFN, il Parma è stato punito con 5 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di serie A, mentre Calaiò è stato squalificato per due anni con un’ammenda ulteriore di 20 mila euro. L’udienza odierna è terminata poco prima delle 16. “Sportface.it” ha riportato con precisione i vari passaggi dall’inizio alla fine dell’udienza. Ecco il riassunto dell’intero processo di questo pomeriggio:
“15.48 – Dopo poco più di un’ora, termina il procedimento di fronte alla Corte federale d’appello. La decisione dei giudici è attesa nel tardo pomeriggio.
15.47 – La replica della Procura Figc: “Non stiamo discutendo sul fatto che la gara sia stata alterata o meno, ma sul tentato illecito. E in ogni caso noi abbiamo rispettato i tempi previsti dal codice per l’indagine”.
15.45 – L’obiezione di Pierluigi Ronzani, membro della Corte federale d’appello, nei confronti della Procura Figc: “Avete ricevuto la segnalazione sui messaggi di Calaiò prima della partita, avete mandato i vostri delegati sul campo per la gara, ma poi avete aperto l’inchiesta soltanto ventuno giorni dopo. Perché? Dovevate intervenire prima”.
15.40 – La procura della Figc: “La condotta di Calaiò già configura la fattispecie del tentato illecito. Avevamo chiesto la penalizzazione nello scorso campionato di Serie B, ma in subordine nella stagione 2018/2019: così avete deciso ed è previsto dal codice”.
15.16 – L’avvocato del Parma Eduardo Chiacchio: “Non si può assolutamente parlare di illecito, perché non è stato percepito come tale dai calciatori dello Spezia. La società Parma deve restare immune da qualsiasi sanzione”.
15.00 – Emanuele Calaiò: “Non ho mandato i messaggi con un secondo fine, lo posso giurare sulla vita dei miei figli. Se avessi voluto alterare una partita, non lo avrei fatto con dei whatsapp, ma potevo recarmi direttamente a La Spezia, sono pochi chilometri. Io queste cose non le faccio, sono una persona corretta e l’ho sempre dimostrato nei venti anni in cui ho giocato. Sono sempre stato un esempio per i giovani, una persona limpida: vorrei finire la mia carriera come l’ho iniziativa. Spero crediate alla mia buona fede”.
14.57 – Paolo Rodella, avvocato di Emanuele Calaiò: “Quello commesso dal mio assistito non è un illecito sportivo. I quattro messaggini inviati con le emoticon arrossiscono rispetto ai procedimenti per illecito sportivo celebrati in passato, dove c’erano le pistole, gli zingari e tanto altro. Chi manda un messaggio con quelle emoticon non sta trasmettendo un messaggio serio: voi ce lo vedete Calaiò inviare un messaggino da illecito sportivo sdraiato sul lettino dello spogliatoio del Parma? Non sarà una considerazione giuridica, ma secondo me basta questa immagine: non può essere un illecito sportivo, neppure tentato. Faccio appello alla sensibilità di una visione sostanziale dell’accaduto: possiamo discutere sulla opportunità di questi messaggi, possiamo censurare il “cazzeggio”, ma non può mai essere considerato un illecito sportivo”.
14.47 – Si comincia con le parole dell’avvocato del Palermo, club ammesso al processo come parte interessata: la società siciliana ritiene che il Parma debba scontare la penalizzazione ricevuta nel campionato di Serie B passato e non nel prossimo campionato di Serie A, con evidente beneficio proprio del Palermo.
14.40 – Con 40 minuti di ritardo il dibattimento contro Parma e Calaiò sta per cominciare
14.27 – Dopo l’udienza relativa al caso Parma (gli avvocati stanno ancora aspettando di essere chiamati), ci sarà il ricorso presentato dall’Entella nell’ambito del processo sulle presunte irregolarità amministrative di Chievo e Cesena. La società ligure sostiene che la penalizzazione inflitta al Cesena (15 punti) debba essere scontata nella stagione appena conclusa di Serie B: se così fosse, il retrocesso Entella sarebbe salvo e potrebbe giocare nel campionato. Il processo sarà a porte chiuse.
14.10 – Ancora qualche minuto di attesa per l’avvio del dibattimento, gli avvocati sono al momento in sala d’attesa e aspettano la chiamata dei giudici della Corte federale d’appello
14.00 – Arrivati gli avvocati del Parma, guidati da Eduardo Chiacchio, e anche Emanuele Calaiò accompagnato dal legale Paolo Rodella”.