Come si legge su “Gds.it” la Cassazione ha reso note le motivazioni con cui il 7 ottobre scorso ha respinto il ricorso dei difensori di Mauro Lauricella e reso definitiva la condanna a 7 anni e 2.200 euro di multa per il figlio del boss della Kalsa Antonio Lauricella, detto u Scintilluni.
L’imputato avrebbe agito su richiesta dell’ex bomber del Palermo, Fabrizio Miccoli, suo amico e dal 24 novembre scorso in carcere a Rovigo per una condanna definitiva a 3 anni e mezzo per estorsione con l’aggravante mafiosa, per costringere Andrea Graffagnini, nell’ambito di una disputa economica per un’attività commerciale «con minaccia anche assistita da metodo mafioso e dall’apporto di più persone riunite, a consegnare una somma di danaro da questi non dovuta a Giorgio Gasparini, fungendo da mediatore nel rapporto di credito vantato da quest’ultimo nei confronti di altri soggetti (Pietro Cascione e Carlo Zambianchi), trattenendo per sé una parte della somma ottenuta dalla persona offesa e dai debitori del Gasparini».
Lauricella in primo grado era stato giudicato colpevole di violenza privata aggravata e condannato a un anno, poi la sentenza emessa dalla Corte d’appello del 10 luglio 2019. L’avvocato Giovanni Bonsignore, difensore di Lauricella, fa sapere che leggerà «attentamente, unitamente all’avvocato Angelo Barone, la sentenza emessa dai Supremi Giudici per valutare l’eventuale sussistenza dei presupposti necessari per adire la Corte di Giustizia europea».