Come si legge su “Calcio&Finanza” la procura spagnola ha chiesto 12 anni di carcere per Gino Pozzo e per Quique Pina, ex presidente del club andaluso Granada CF, per aver lucrato “attraverso il movimento illecito di denaro legato ai trasferimenti di giocatori”, in una accusa nata dall’Anticorruzione spagnola.
A riportarlo è il quotidiano iberico El Pais, sono state rinviati a giudizio quattro imputati e nel suo atto d’accusa, il Ministero Pubblico chiede una condanna a dodici anni di carcere per i quattro imputati per tre reati aggravati contro l’Erario relativi all’Imposta sulle Società (IS) degli esercizi 2013, 2014 e 2015. Inoltre, propone multe di 36,5 milioni di euro per Pozzo (ex proprietario del club, che considera l’autore amteriale) e di 27,5 milioni per gli altri tre imputati, rispettivamente, come complici necessari.
La Procura sostiene che tutti loro “hanno messo in atto un piano criminale a lungo termine che, a partire dal prendere il controllo del Granada nel 2009 e mediante l’esecuzione di una strategia complessa, avrebbe permesso al club di trasferire artificialmente i guadagni ottenuti attraverso il trasferimento dei calciatori professionisti al Lussemburgo e di non pagarli in Spagna, ottenendo così un notevole profitto economico a discapito dell’Erario”.