Caso Gable: tutte le possibili conseguenze della crisi della compagnia assicurativa

Attraverso “Goal.com”, l’esperto di calcio e finanza Marco Bellinazzo, firma de “Il Sole 24 Ore”, ha fatto chiarezza sul caso Gable, che di recente ha coinvolto la Sampdoria e diversi club di Lega Pro. Di seguito quanto spiegato dal noto giornalista:

“C’è un fil rouge che tiene insieme la crisi della Gable, la compagnia assicurativa del Liechtenstein con residenza fiscale alle Cayman, che ha garantito le fideiussioni per l’iscrizione al campionato di una trentina di club, ed ora sull’orlo del fallimento, e l’inchiesta sulle false fideiussioni che nel 2003 ha coinvolto Roma, Napoli, Cosenza e S.P.A.L.: la presenza di garanzie finanziarie rilasciate da assicurazioni e non da banche.

Nella nota diffusa qualche giorno fa la Lega Pro guidata dal direttore generale Francesco Ghirelli, all’epoca in Figc, lo ha messo nero su bianco: “Occorre preliminarmente precisare che, ai fini dell’iscrizione alla stagione sportiva 2016/2017, la Federazione, a seguito di un provvedimento della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel sistema licenza nazionali per la stagione in corso, ha dovuto indicare come soggetti idonei ad emettere le garanzie a prima richiesta necessarie alla iscrizione, non solo gli istituti di credito, ma anche le società assicurative iscritte all’albo IVASS ed autorizzate all’esercizio del ramo 15 e i soggetti iscritti nell’Albo di cui all’articolo 106 TUB”.

Aggiungendo che la Lega Pro proprio “in considerazione e della difficoltà di verificare la corretta operatività delle società assicuratrici e della difficoltà di verificare le genuinità delle fideiussioni rilasciate da soggetti diversi dagli istituti bancari, ha instaurato un rapporto di collaborazione con le massime autorità di riferimento: Ivass e Banca d’Italia”.

Perciò, la Lega Pro ha richiesto l’intervento delle due autorità di vigilanza. E Ivass ha confermato “che Gable Insurance AG risultava abilitata ad operare in Italia per il rilascio di fideiussioni/garanzie a prima richiesta necessarie per l’iscrizione al campionato”. Ecco perché non viene inficiata la validità dei contratti stipulati in data antecedente al 9 settembre 2016, laddove successivamente a questa data è stato fatto divieto alla Gable di concludere nuovi contratti e di rinnovare e/o concedere proroghe sui contratti in essere.

I contratti riguardano 26 club tra cui Mantova, Modena, Reggina, Arezzo, Siena, Lupa Roma, Olbia, Venezia, Pordenone, Taranto, Casertana, Messina e Siracusa, tutti per polizze da 350mila euro. Altre squadre hanno ricevuto garanzie da altre realtà di paesi periferici, come la Nadeja Company Ltd di Sofia, la Elite Insurance company di Gibilterra e la Pannonia di Budapest. Il tutto per circa 15 milioni di euro.

Ma per la Lega Pro, “non v’è ragione per la quale debbano esser sollevate criticità che ad oggi non sono di fatto state segnalate dalle competenti autorità di controllo”, anche perché la Gable è stata autorizzata dai competenti organi federali a rilasciare garanzie in quanto a sua volta riassicurata “con compagnia assicurativa di primario rating” e questo non dovrebbe lasciare aperti buchi in caso di default della compagnia del Liechtenstein (con residenza fiscale alle Isole Cayman).

Per quanto riguarda invece la Sampdoria, a cui Gable ha fornito dato garanzie per debiti di mercato pari a 12 milioni, il braccio destro di Massimo Ferrero, l’avvocato Romei, ha spiegato che “le fideiussioni garantiscono il saldo delle operazioni di calciomercato che trovano origine dalla cosiddetta stanza di compensazione gestita dalla Lega Serie A. La Samp, inoltre, è assolutamente puntuale nell’adempimento degli obblighi derivanti dalla stanza di compensazione e non è neppure ipotizzabile l’escussione delle fideiussioni rilasciate da Gable. Si tratta di una vicenda che in nessuna misura può incidere sull’equilibrio economico finanziario della società“.

La Gable in gravi difficoltà finanziarie (il bilancio del 2015 si è chiuso con perdite per 30 milioni di euro milioni di euro e il titolo è crollato da 24 a 2 sterline) ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa di Londra. Alla stessa hanno fatto ricorso anche società di serie B come il Bari (la fideiussione per la cadetteria è di 800mila euro). Il presidente barese, Cosmo Giancaspro, si dice tranquillo e pronto a presentare altra polizza qualora ce ne fosse bisogno. Tuttavia, in Serie B sarebbero coinvolti altri club che avrebbero ottenuto fideiussioni e garanzie per debiti da calciomercato anche piuttosto consistenti rispetto al fatturato. Le posizioni di molte società della cadetteria, in caso di fallimento della Gable, potrebbero perciò complicarsi non poco sotto il profilo finanziario”.

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Redazione Ilovepalermocalcio