Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, è intervenuto ai microfoni della Rai per parlare anche del tema delle seconde squadre: «Abbiamo riformato il campionato Primavera per permette che ci fossero obbligatoriamente italiani nella lista dei 25 giocatori. Altre proposte, però, non sono state ascoltate, come quella sulle seconde squadre, per resistenze infinite da alcuni componenti del Consiglio federale. In particolare, nella Federazione ed in quelle componenti non interessate a sviluppare le seconde squadre secondo il modello spagnolo, che per noi è sempre stato il nostro punto di riferimento. Oggi se una squadra di Serie A vuole iscrivere una seconda non può farlo finché, a giugno ne salta una di Lega Pro, e si libera un posto. Una condizione non percorribile, a fronte di un investimento che oscilla tra i 7 e i 12 milioni di euro».