« Senza il noi davanti a tutto, non andiamo da nessuna parte: adesso sto sentendo di tutto di più, qua si parlava di famiglia fino a qualche tempo fa, ora si parla di tutt’altro. Giorni fa un tifoso, vero, mi ha detto che la Juve Stabia per loro è come una mamma che dà da mangiare ai figli: nei momenti positivi dà tutto a tutti, ma nei momenti negativi, in una vera famiglia, quando la mamma non può più dare da mangiare ai figli, sono loro che si rimboccano le maniche e aiutano. E i tifosi veri, ora, fanno i figli, gli altri criticano per nulla: e dove vi portano le chiacchiere? Possono cacciare tutti, fatto sta che la Juve Stabia deve salvarsi in B: la società mi ha dato fiducia e vuol dire che crede in me, per me la Juve Stabia non è una squadra qualsiasi, è la mia creatura, e vado avanti per la mia strada. Accudisco i miei figli, io. Poi se si vuol dare la croce addosso a qualcuno per forza, è altro discorso. Ma di chi scrive stronzate, di chi giudica senza mai vedere e sentire nulla, non me ne frega un cazzo: io mi devo salvare, anche all’ultima partita. E voglio gente che come me si voglia salvare, da ora in poi per noi sono tutte finali: ho dato il culo per la Juve Stabia, e continuerò a farlo. Non mollo, non mi sento in discussione e mi sento tranquillo con la squadra, lavoriamo serenamente: prima di morire ne devo fare di step». Queste le parole rilasciate da Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia, in conferenza stampa.