Caserta: «Il mio Catanzaro tutto all’attacco. Palermo parte in pole»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catanzaro e riporta un’intervista a Fabio Caserta.

Fabio Caserta, originario di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) e cresciuto calcisticamente a Locri, è il nuovo allenatore del Catanzaro, succedendo a Vivarini. Caserta ha giocato solo per Atalanta e Cesena al Nord e vive a Pompei. Da tecnico, il suo percorso più a nord è stato a Perugia. Dopo aver allenato il Cosenza nella scorsa stagione, Caserta affronta ora la sfida di guidare il Catanzaro.

«La Calabria è sfruttata poco, ma è splendida. Gente di cuore che ti dà l’anima,” ha detto Caserta, che ha trascorso tutte le vacanze nella regione. Da quasi un mese, Caserta è al lavoro con il Catanzaro, iniziando con un caloroso abbraccio con il presidente Noto: “È stato un modo insolito, ma sentito. Ci eravamo conosciuti al derby, una sintonia a pelle»

Sostituire Vivarini e la sfida a Catanzaro «Sarà difficile sostituire Vivarini, anche per la piazza. È stimolante e motivo di orgoglio. Sono arrivato in un club solido. Vivarini ha fatto un gran lavoro, il suo Catanzaro giocava un calcio tra i migliori della Serie B. Ma tutto ha un inizio e una fine. Bisogna resettare e ripartire».

Il passato a Cosenza e il legame con Ciro Polito. Caserta non nasconde il disappunto per il suo esonero dal Cosenza: «All’inizio ci sono rimasto male. Non ho mai capito il perché. Eravamo a -3 dai playoff».

Tornando al presente, Caserta è contento di lavorare con Ciro Polito, direttore sportivo del Catanzaro: «Abbiamo giocato insieme a Catania e Bergamo. Un gran bel rapporto».

Filosofia di gioco e nuove aggiunte. Caserta è pronto a implementare il 4-2-3-1 al Catanzaro: «La filosofia è quella di imporre la partita e non aspettare. Non abbiamo più Fulignati, ma c’è l’esperienza di Pigliacelli. Abbiamo preso Pittarello, forte fisicamente, che seguivo da quando ero a Perugia e attacca molto bene lo spazio. Ci sono buone conferme»

Valore aggiunto e obiettivi «Iemmello è il vero valore aggiunto di questa squadra. Tiene tanto a questo club e alla città.” Caserta promette di portare il suo spirito combattivo: “Combatterò e lotterò. Sono fiero di quello che ho fatto e nessuno mi ha regalato nulla. Dalle cadute mi sono sempre rialzato».

Cosa manca al Catanzaro? «Innanzitutto siamo partiti con una settimana di ritardo. Qualche difficoltà c’è stata. Dobbiamo ancora prendere due esterni d’attacco e di difesa. Ma sono contento dei giovani che sono arrivati (ieri col Cagliari ha provato il terzino Piras e l’esterno Pagano, entrambi 2004)».

Campionato di Serie B e squadre favorite. Caserta conclude parlando del campionato di Serie B: «È un campionato troppo strano: c’è la sorpresa e la delusione. Chiaramente 2 o 3 squadre sono avvantaggiate, soprattutto il Palermo. Ma dico pure Pisa, Spezia e Modena».