Quella di oggi contro il Bologna era una partita da vincere a tutti i costi. Non importava giocare bene o male, necessitava soltanto fare un gol più degli avversari. Ma non è successo. In quel dello stadio “Renzo Barbera” gli uomini di Iachini hanno rimediato invece un punto che smuove finalmente la classifica. Una lunghezza che si è rivelata d’oro solamente alla luce dei risultati delle inseguitrici. Frosinone e Verona hanno perso, il Carpi ha pareggiato ed il Palermo si è portato quindi a +4 dalla zona retrocessione. È vero, la Sampdoria di contro ha vinto ed ha scavalcato i rosanero in classifica, ma in questo momento era fondamentale guadagnare terreno sulle ultime tre.
Al di là tutto questo, ciò che è accaduto tra le mura dell’ex Favorita lascia tanto amaro in bocca. Perché se è vero che a questo punto del campionato bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, è anche vero il Palermo ha tenuto bene il campo. Complici il rientro dell’esperto Maresca in cabina di regia, il grande sacrificio di Hiljemark in mezzo al campo e quello di Gilardino in avanti, i rosanero hanno provato a gestire la partita per tutta la sua durata. Hanno anche avuto diverse occasioni, su tutte quelle due palle clamorose capitate sui piedi di Franco Vazquez. Due gol praticamente fatti se indossi la maglia numero 20 del Palermo, che il “Mudo” non è però riuscito ad insaccare confermando un periodo non al top. Contro i felsinei l’italo-argentino si è rivelato croce e delizia. Sì, perché il suo talento è indiscutibile. Quel tocco palla, quei passaggi con la suola e quei numeri in mezzo al campo lo rendono unico.
E tutto ciò Franco Vazquez lo ha messo in atto anche questa mattina contro la squadra di Donadoni (nonostante provenisse da un infortunio), il problema è che non tutti sembrano disposti a perdonargli alcuna defezione. Il “Mudo” porta d’altronde sin dall’inizio della stagione un fardello pesantissimo. Quello del primo della classe da cui ci si aspetta solamente il massimo in ogni situazione. Ha dovuto caricarsi sulle spalle una squadra non costruita a dovere, una grossa responsabilità che ormai paga cara ad ogni rete o passaggio sbagliati soltanto perché “Vazquez non può fare questi errori!”. È invece può, è umano anche lui.
Poi però viene sostituito da Beppe Iachini per la seconda volta consecutiva, segno che l’italo-argentino a quanto pare non sia poi così “intoccabile” come si pensava. Il numero 20 non l’ha presa benissimo, anzi. Ha calciato una bottiglietta che ha terminato la sua corsa sul terreno di gioco e poi ha lanciato per terra la maglia rosanero. Due gesti, specialmente il secondo (un fatto simile era successo lo scorso anno ed il “Mudo” ha prontamente chiesto scusa), che non sono passati inosservati ma che sono spie di un momento delicato anche per un fuoriclasse come Franco Vazquez.
Che il suo futuro sia lontano dalla Sicilia è ormai cosa chiara a tutti, ma da qui al termine della stagione il Palermo dovrà combattere altre 11 finali. Provate ad immaginarle senza il “Mudo”…