Caro Palermo, il tempo dei sorrisi è finito
L’ennesima vittoria del Savoia è uno schiaffo che fa male. Uno di quelli che riporta con i piedi per terra, laddove qualcuno li avesse alzati anzitempo. Da qualsiasi punto la si guardi, per il Palermo la giornata che questo pomeriggio ha chiuso il girone d’andata è una di quelle da dimenticare. Rigori parati, gol divorati, 11 fuorigioco fischiati, fischi assordanti a fine partita, terza partita consecutiva senza vittorie al Renzo Barbera, il vantaggio sui campani ridotto clamorosamente da 12 punti a soli 3 in poche partite. In una sola parola: flop.
Che Palermo-Troina non fosse una partita dal risultato scontato si sapeva sin dalla vigilia, ma dopo 17 turni gli uomini di Pergolizzi stanno pericolosamente pagando a caro prezzo i demeriti sparsi qua e là nel girone d’andata. Se il Savoia oggi si trova a soli tre punti di distacco dal Palermo (con lo scontro diretto a favore, in trasferta) non è di certo per il pari odierno contro la compagine guidata da Boncore, bensì per i tanti punti lasciati per strada da Ricciardo e compagni, che con giornate come oggi non fanno altro che vanificare le 10 vittorie consecutive di inizio campionato.
Insomma, la fine del girone d’andata racconta che qualche problema in casa Palermo c’è e deve necessariamente essere risolto. Racconta che non basta chiamarsi Palermo per ammazzare il campionato e vincerlo dopo un solo girone. Racconta che il Savoia fa paura e che mentre il club di viale del Fante resta immobile, i campani invece si rinforzano in vista del ritorno.