Caressa sulla vicenda scommesse: «Troppe cretinate, è una caccia alle streghe»

Fabio Caressa interviene con decisione sulla bufera che ha travolto il mondo del calcio italiano in questi giorni. Il giornalista e telecronista di Sky Sport, ospite anche a Deejay Football Club su Radio Deejay, ha espresso un giudizio netto su come è stata raccontata la vicenda che ha coinvolto Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e altri giocatori.
«Ho letto tante cretinate in questi ultimi giorni sulla vicenda scommesse» ha detto Caressa, sottolineando come il termine “scommesse” sia stato usato in maniera impropria. «Hanno usato la parola scommesse, ma se leggi non è una scommessa», ha ribadito.
Secondo il giornalista, non si tratterebbe di calcioscommesse nel senso tradizionale del termine: «Da quello che emerge, non c’entra niente col calcioscommesse. Sicuramente questi giocatori non avranno dato una bella immagine ma piano ad utilizzare termini che non c’entrano niente».
Caressa ha poi voluto chiarire la differenza tra scommettere e giocare a poker: «Giocare a poker non vuol dire scommettere, vuol dire entrare in un tavolo e giocare contro gli altri». Un comportamento sbagliato, certamente, soprattutto per averlo fatto su piattaforme illegali, ma, secondo Caressa, «nessuno di loro si è mai sognato di taroccare risultati o altro, da quello che emerge».
Nella sua analisi, Caressa ha sottolineato anche come la battaglia contro i siti legali rischi di favorire proprio quelli illegali: «La seconda cosa che merita una punizione è andare a giocare sui siti illegali, però io mi chiedo: la battaglia che si fa ai siti legali non favorisce quelli illegali?».
Infine, il giornalista ha posto l’accento sulla dinamica vera dei fatti: «Da quello che si è capito, questi si facevano una stanza online dove giocavano a poker tra di loro: i soldi passano di mano tra di loro. Poi uno rimane senza soldi e va a fare quelle brutte operazioni». Caressa ha così definito la situazione una sorta di «caccia alle streghe», invitando a usare maggiore precisione e responsabilità nel raccontare questa delicata vicenda.