L’operatore di mercato Danilo Caravello ha parlato ai microfoni di Alessio Alaimo per TuttomercatoWeb. Dalle difficoltà di Juventus e Manchester City in vista di una sfida cruciale in Champions League, alla serrata lotta per lo scudetto, fino alle dinamiche del mercato di riparazione e ai protagonisti delle categorie inferiori, Caravello ha offerto una visione completa e dettagliata del panorama calcistico attuale.
Un’intervista che non si limita ai grandi palcoscenici, ma che tocca anche storie personali e capitoli emozionanti, come il ritorno di Mirko Pigliacelli al Barbera o la crescita dei giovani talenti, per un racconto appassionato e ricco di spunti di riflessione.
In campionato la Juve arranca.
«La Juventus si trova un po’ indietro nel nostro campionato, rispetto alle prime posizioni in classifica, non sta sicuramente giocando un calcio spettacolare, ma allo stesso tempo sta subendo pochi gol e non ha ancora mai perso; per cui prima di dare per morta o finita una squadra come la Juventus, abituata da sempre a lottare per vincere, io ci andrei molto cauto».
Scudetto: Inter, Atalanta o Napoli?
«In questa fase del campionato Inter, Atalanta e Napoli sembrano avere qualcosa in più delle altre per lottare fino in fondo per lo scudetto, ma in questo lotto di squadre inserirei anche la Lazio e la Fiorentina che, al pari dell’Atalanta, stanno giocando il miglior calcio del campionato. Quest’anno, dopo alcune stagioni, credo che la lotta per lo scudetto possa alla fine premiare una squadra a sorpresa».
Come sarà il mercato di riparazione? Chiuderà il 3 febbraio.
«Il mercato di gennaio è considerato da sempre un mercato di riparazione, dove molte squadre vanno a cercare i ritocchi giusti per inseguire fino in fondo i propri obiettivi; credo che, quest’anno, assisteremo ad un mercato più pimpante, perché molti club importanti devono porre riparo ad infortuni di lunga durata, occorsi a calciatori di livello, ad esempio la Juventus per sostituire Bremer. Inoltre le squadre sono piene di impegni e giocheranno senza sosta fino alla fine della stagione, compresi gli impegni delle Nazionali ed il nuovo Mondiale per Club.Per questi motivi tutte le squadre dovranno attrezzarsi per avere una rosa lunga e competitiva per star dietro a tutti questi impegni ufficiali. Per quanto riguarda la chiusura del mercato al 3 di febbraio, invece che a fine gennaio, per me è stata pensata per venire incontro ad eventuali necessità dell’ultimo momento per quei club che dovranno giocare nel weekend, in un campionato spezzatino, che prevede partite ufficiali dal venerdì al lunedì».
Domenica c’è Palermo-Catanzaro. Partita speciale per Pigliacelli che torna al Barbera da avversario.
«Mirko Pigliacelli a Palermo ha vissuto una bellissima esperienza della sua carriera, è stato benissimo e si è trovato alla grande in campo e fuori, per cui tornare a giocare da ex in un posto dove hai dato tanto e sei stato bene, provoca sempre emozioni particolari. In questo caso credo che, sia per Mirko che per tutto l’ambiente palermitano, sarà una giornata particolare e speciale»
I rosanero, come la Samp, deludono.
«Sicuramente sia il Palermo che la Sampdoria non stanno ancora esprimendo a pieno tutto il loro valore ed il loro potenziale e possono e devono fare di più, soprattutto in questo campionato di Serie B che rimane un torneo molto livellato verso l’alto e non facile da interpretare e da dominare. Credo che, l’alto rendimento che stanno avendo il Sassuolo, il Pisa e lo Spezia, stia facendo passare tutte le altre squadre troppo sotto rendimento e sottotono».
Per la sua scuderia è una stagione fin qui positiva.
«Mi preme sottolineare e fare i complimenti al grande campionato che stanno facendo, anche quest’anno, sia Pigliacelli con il Catanzaro dove in poco tempo è già diventato un beniamino dei tifosi ed una garanzia assoluta per la squadra; sia Berra con il Benevento, come Crialese con il Pescara che Parodi con l’Entella fino a Tumminello ed a Mustacchio che si stanno ripetendo a suon di goal e prestazioni positive».
Brillano anche i più giovani…
«Calciatori giovani di sicuro avvenire come Ianesi, D’Alessio, Carboni e Munari si stanno confermando forti e decisivi, partita dopo partita. Sono contento del loro percorso».