L’ex difensore dell’Avellino, Roberto Carannante intervistato da “Radio Punto Nuovo” si è espresso su vari temi.
Ecco le sue parole:
«Sbraga? Da come ho letto era quasi fuori rosa, è una bella storia certamente. Onore e lui chiaramente. Credo che la motivazione e la voglia di non mollare siano state determinanti. Sinceramente, per essere un calciatore dell’Avellino bisogna avere gli attributi veri. Bisogna essere un giocatore da Avellino. E penso che Sbraga abbia tutto. Tornare dopo 50 giorni, giocare benissimo e segnare anche è davvero importante. Credo che la sua risposta all’allenatore sia stata giusta, senza fare pagliacciate, ma sul campo, impegnandosi, dimostrando le sue qualità sul terreno di gioco. Non come si vede spesso, quando uno viene sostituito che prende a calci le bottigliette o la panchina o porta il muso. Io fossi Braglia sarei orgoglioso di un giocatore così. Classifica? E’ tutto ancora aperto. Come organico le prime si equivalgono. Qualcuno è partito più forte rispetto all’Avellino, ora magari lo sta pagando. Il campionato è lungo, dalle seconde sono 3 punti e dalla prima solo 7. Quindi c’è tutto il tempo per recuperare, fermo restando che ora l’Avellino deve trovare un filotto di vittorie, partendo da Messina».