Caramanno: «Zamparini? Colpevole non è lui. Ma altri. Resterà per sempre…»
““Il calcio che verrà. Idee per uscire dalla crisi” (64 pagine, 12 euro, Navarra editore, prefazione di Gaetano Sconzo) è la ricetta dell’ex allenatore del Palermo Pino Caramanno per salvare il gioco più bello del mondo. Caramanno, 78 anni, si è chiesto come schiererebbe le sue squadre oggi se fosse ancora su una panchina di una squadra di calcio, lui che segue sempre meno le partite perché non si riconosce più nel calcio moderno.
Trent’anni fa alla guida del Palermo ottenne la promozione dalla C/ 2 alla C/ 1, la prima della società che oggi è guidata da Zamparini. Pino Caramanno fu infatti il primo allenatore della società di viale del Fante dopo la rinascita del club in seguito alla radiazione del 1986. «Quelli di quel periodo sono ricordi emozionanti – dice Caramanno – quando battemmo Atletico Mineiro e Ajax la gente era felice non tanto per le vittorie, ma perché i tifosi avevano ritrovato una squadra in cui credere e fiducia nel futuro. Ricordare quella Favorita stracolma cozza con il “Barbera” di oggi vuoto, ma non darei tante colpe a Zamparini. Lui ha fatto quello che doveva fare, semmai sono altri che nel momento in cui dovevano farsi avanti per dare una mano non lo hanno fatto. Non bisogna prendersela più di tanto con chi ha raggiunto diversi risultati e che magari oggi è in difficoltà. Finirà che le strade si separeranno, ma quello che è stato fatto da Zamparini resterà lì sugli almanacchi».
A proposito della serie B e del Palermo di oggi, Caramanno ammette di non seguire più di tanto il campionato. « Questo calcio non mi attira molto e non mi piace – dice – per questo ho sentito l’esigenza di scrivere il libro. Questo calcio non mi emoziona più. Bisogna dare di nuovo spazio alle idee. Ormai le squadre giocano tutte nello stesso modo. Tutto si è uniformato, bisogna tornare a spremersi le meningi per non fare atrofizzare il cervello e provare a tirare fuori qualcosa di nuovo»”. A riportarlo è stata l’edizione odierna de “La Repubblica”.