In un momento cruciale per la Sampdoria, Stefano Capozucca, ex direttore sportivo di Cagliari e Ternana, offre a La Repubblica la sua visione esperta sulla situazione attuale del club blucerchiato. Focalizzandosi sulla recente scelta di Leonardo Semplici come allenatore e sulla gestione del direttore sportivo Pietro Accardi, Capozucca non esita a difendere le strategie in atto, nonostante le critiche. Le sue dichiarazioni, riprese da SampNews24.com, non solo illuminano le decisioni recenti ma anche le sfide che il club dovrà affrontare nel prossimo mercato.
«Semplici? Era stato più che altro un idea. Mi avevano detto che Leonardo non aveva intenzione di scendere di categoria e quindi non gli ho neppure telefonato. Il mister non si inventa niente. Metterà a posto la squadra e, prima di tutto cercherà di non continuare a prendere così tanti gol. La prima è andata bene. Accardi? Ho parlato la scorsa settimana con Pietro. Ho un buon rapporto con lui, l’ho chiamato anche per rincuorarlo, mi pare giusto tra colleghi. E’ uno dei più bravi che ci siano in Italia, ma la Sampdoria non è un ambiente semplice. Ma ne ho grandissima stima: a Empoli ha lavorato benissimo, meritava questa opportunità. Semplici non poteva fare scelta migliore. Leonardo ha certamente una voglia matta di lavorare dopo quasi due anni di stop. Mette tranquillità all’ambiente e la Sampdoria ha bisogno proprio di questo. Saprà trovare i giusti equilibri. Con il Sassuolo ho cambiato canale sul 3-0. Ho visto subito che i giocatori avevano mollato. In certe situazioni le scelte diventano obbligate. Mercato? Servono rinforzi in difesa, considerando anche i tanti infortuni, e manca qualcosina sulle corsie laterali. Tutino? Lo scorso anno ha avuto un’annata eccezionale a Cosenza, ma non è la classica prima punta, in passato ha fatto anche l’esterno. Il terminale offensivo è Coda, ma non deve partecipare troppo al gioco, la sua casa è l’area di rigore, deve, però essere servito con i cross fatti nel modo giusto».