Com’è noto il Trapani Calcio S.r.1, al termine del Campionato di serie B, dello scorso anno, è stato retrocesso, a causa della penalizzazione di 2 punti, per non aver corrisposto €.70.000.00, nei termini previsti dalle norme federali, ai tesserati.
Da quel momento è iniziata una discussione avente ad oggetto, dapprima la capacità della Società di iscriversi al campionato, ed in seguito la concreta possibilità di poter materialmente parteciparvi.
A fronte di ciò, i cittadini ed i correttissimi tifosi Trapanesi hanno chiesto alla proprietà di vendere la Società a loro stessi, ovvero a soggetti in grado di assicurare la regolare partecipazione al Campionato di Lega PRO.
Dinnanzi a tali questioni, seppur di carattere societario, è stato chiesto all’Ammistrazione
Comunale di farsi garante di un percorso trasparente, che potesse assicurare un futuro alla maglia, che riproduce l’araldo del Comune di Trapani.
L’Amministrazione, seppure è rimasta estranea alle vicende commerciali, ha cercato di svolgere il ruolo di garante, offrendo i palazzi istituzionali, quale sede del confronto tra le eventuali parti.
Purtroppo, nonostante l’interesse dell’Amministrazione fosse quello di assicurare trasparenza ed un futuro al Trapani Calcio, le parti hanno discusso della cessione del club non stanno garantendo ad oggi nessuna delle predette due condizioni.
Ma v’è di più.
Infatti non solo le operazioni societarie sembrano avvolte dalla nebbia, ma soprattutto non v’è alcuna certezza sulla capacità della compagine di assicurare una serena partecipazione al campionato.
Basti pensare che ad oggi è certo che molti lavoratori ed alcuni fornitori stanno presentando innanzi al Tribunale di Trapani, istanza di fallimento della società e, che, nonostante la diffida del 10 settembre e del 24 settembre 2020, la medesima non sta più rispettando le condizioni di affidamento del centro sportivo comunale “Roberto Sorrentino”, concessogli dal Comune.
A tutto ciò si aggiunge che non v’è notizia dei pagamenti degli emolumenti ai tesserati, che dovrebbero avvenire entro il 30 settembre 2020. Ove ciò non avvenisse, con l’aggravante della recidiva, il Trapani Calcio S.r.l. subirà un’ulteriore sanzione, che renderebbe improba la partecipazione al campionato.
Infine, la società non è stata nelle condizioni di assicurare lo svolgimento delle sedute di allenamento, nonché il funzionamento logistico ed a quanto sembra anche il rispetto di semplice protocolli sanitari anti covid, che attualmente risultano rispettati anche dalle compagini dilettantistiche.
Tutto ciò premesso, considerato che il Trapani Calcio rappresenta un presidio, oltre che sportivo, anche sociale, al fine di meglio comprendere quanto stia avvenendo, anche allo scopo di poter compitamente svolgere il ruolo di garante, è d’uopo chiedere alla SS.L.L. un incontro urgente e ci si augura risolutivo delle vicende.
Il Sindaco
Giacomo Tranchida