Caos Taranto, il sindaco: «Pronti a far la nostra parte, la società chiuda trattative in atto per la cessione»
Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, è tornato a parlare sul clima di caos che si respira in casa Taranto dopo le dimissioni del presidente Massimo Giove che hanno generato molta incertezza e preoccupazione nella piazza. Ecco le sue parole, riprese da TuttoC.com:
«Nei giorni in cui il Commissario straordinario del Governo riceve materialmente gli annunciati fondi e si definiscono i cronoprogrammi delle opere del capoluogo ionico in vista della manifestazione internazionale del 2026, togliamo gli ultimi alibi a chi ha tentato di farci credere di non poter iniziare una stagione sportiva e che uno stadio di calcio nuovo di zecca e confortevole per tifosi e squadra fosse un ostacolo e non, al contrario, una grande opportunità, come avviene in ogni realtà del mondo. Al momento, pur avendo dichiarato pubblicamente alla società rossoblù e finanche alla tifoseria organizzata la disponibilità dell’Amministrazione comunale a mediare e supportare la delicata transizione, nessuno si è recato a Palazzo di Città a consegnare il titolo sportivo. Ne discende che la nostra azione non può esplicarsi più efficacemente, nelle regole. Spero che nessuno stia ancora scherzando sulla pelle dei tarantini, magari immaginando di far fallire la società e ricominciare con minori fardelli ed i soliti piagnistei da categorie più basse. Noi non ci stiamo, perché il Taranto è un patrimonio della comunità in fondo. Per fortuna, nonostante gli anatemi e gli innumerevoli colpi bassi del presidente Massimo Giove, proprio in queste ore registriamo un diffuso e assai qualificato interesse per le sorti dei rossoblù, proprio in virtù dell’esistenza dell’ormai prossimo cantiere del nuovo “Erasmo Iacovone”, come peraltro avevamo da tempo intuito, ascoltando il mercato e gli addetti ai lavori.
Ci sono tutti gli ingredienti, perciò, per un futuro sereno e luminoso, ma la proprietà con senso di responsabilità e realismo deve chiudere in fretta le trattative che possiamo affermare con certezza sono in atto. E se occorre un surplus di iniziative, si può consegnare in qualunque momento quel titolo sportivo a Piazza Municipio, la casa dei tarantini. Per questo motivo, essendo naturalmente in contatto con i nuovi investitori, ci è sembrato anche che si debbano lasciare le parti serene al lavoro, senza il clamore di manifestazioni che possano allarmare acquirenti forestieri, nell’ottica di mettere in sicurezza solo le sorti del sodalizio rossoblù. A differenza di altri non abbiamo mai voluto strumentalizzare la tifoseria e l’amore per il Taranto, non inizieremo certo in questo delicato momento. Una volta tanto, per il bene della città e anche con il legittimo vantaggio per chi come Massimo Giove ha sostenuto l’ambiente per anni, serve da parte di tutti fiducia, concretezza, rispetto, collaborazione, col Comune di Taranto che è pronto a fare la sua parte».