Dopo essersi riuniti in assemblea i club di Serie B hanno deciso, nel modo forse più inatteso e per certi versi pericoloso possibile, di rivolgersi al Consiglio di Stato, al fine di far valere i propri diritti e mantenere l’attuale struttura del campionato, che ha già visto svolgersi otto giornate. Dopo che la sentenza del Tar del Lazio aveva dato ragione ai club attualmente iscritti alla Serie C, ma che chiedono il ripescaggio tra i cadetti, ovvero Catania, Entella, Novara, Pro vercelli, Siena e Ternana, e il ripristino del format con 22 squadre, le società di serie B hanno optato quindi per la linea dura, quella del ricorso al Consiglio di Stato. Ha prevalere è stata così la volontà di alcune società, su tutte Carpi e Verona e dei loro presidenti Bonacini e Setti, di continuare a lottare per non modificare il format del campionato. Sarà quindi muro contro muro sul caso del format del campionato.