Come si legge su “Live Sicilia” ci sono i primi riscontri e fanno emergere una verità imbarazzante.
Presidenti e scrutatori hanno disertato i seggi alle recentissime Comunali per andare a vedere la partita del Palermo. Per loro la faccenda si complica. La Digos sta stilando l’informativa chiesta dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. Il successivo passaggio sarà l’iscrizione nel registro degli indagati. Indagati saranno pure coloro che, e anche in questo caso ci sono le prime conferme, hanno “marcato visita” adducendo scuse risibili. In realtà in molti si sono tirati indietro anche perché non ne valeva la pena economicamente. Tanto lavoro, pochi soldi.
Le verifiche incrociate sono ancora in corso. Al momento non c’è alcun segnale che indirizzi le indagini verso un contesto di pressioni esterne subite da presidenti e scrutatori o verso un boicottaggio pianificato. C’era la partita del Palermo, che poi è la spiegazione che è venuta subito in mente ai più di fronte ad un gesto che dimostra la totale assenza del senso del dovere. Dietro la diserzione di massa, dunque, non c’è alcun mistero, ma la voglia di assistere al ritorno in serie B del Palermo nel giorno in cui ha sconfitto il Padova al Barbera. I biglietti dello stadio sono nominativi e quei biglietti sono passati al controllo digitale dei tornelli. Non è stata cambiato il titolare del tagliando – cosa che si può fare -, dunque gli scrutatori incitavano i colori rosanero mentre avrebbero dovuto essere nelle sezioni piombate per colpa loro nel caos.