“Non bastavano i 65 milioni versati nella Sampdoria prima di cederla, nel giugno 2014, a Massimo Ferrero. Ora si scopre che Edoardo Garrone ha staccato un altro assegno, da 7 milioni, successivamente al passaggio di proprietà. La cifra emerge dalla semestrale di bilancio del club al 30 giugno 2015, alla voce «altri proventi straordinari», e si riferisce «al riconoscimento dell’indennizzo dovuto in conseguenza del reclamo ai sensi dell’articolo 5.3 del contratto di acquisizione delle partecipazioni in Sampdoria Holding e Uc Sampdoria». Cosa significa? Che Ferrero ha ottenuto dal venditore un risarcimento alla luce di alcune correzioni contabili: come se ci fosse stato un aggiustamento del prezzo di vendita (in particolare la sopravvenienza di alcuni debiti e le mancate entrate da main sponsor). Va ricordato che la Samp non è costata un euro all’attuale proprietario – visto che non v’è traccia di aumenti di capitale per il rilevamento delle quote – e che Garrone ha azzerato i debiti con le banche versando 65 milioni nelle casse blucerchiate per poi uscire di scena. STRANEZZE Tenendo da parte lo spinoso tema delle fideiussioni (35 milioni garantiti dalla San Quirico sicuramente fino al 31 dicembre 2014, con l’impegno della nuova proprietà a sostituirle nel giro di 6-12 mesi), resta un po’ di stupore di fronte a questa vendita societaria a costo zero e con dote incorporata. E con l’indennizzo da 7 milioni, incassato dalla controllante blucerchiata Sport Spettacolo, appartenente alla famiglia Ferrero, e girato alla squadra sotto forma di provento straordinario. Quei 7 milioni hanno consentito alla Sampdoria di mitigare il rosso della semestrale 2015, chiusasi con una perdita di 2,9 milioni dopo che il bilancio (annuale) al 31 dicembre 2014 aveva bruciato 24,6 milioni. Le elargizioni di Garrone sono finite, Ferrero non fa il mecenate, la Samp (come altri club di A) è entrata nell’era dell’autosufficienza ed ecco che per equilibrare la gestione è stato avviato un piano di risanamento basato in particolare sulle dismissioni: nelle due sessioni di mercato del 2015 si sono realizzati 25 milioni di plusvalenze, con le partenze di Gabbiadini, Obiang, Duncan, Okaka. A gennaio si è proseguito con Eder, Zukanovic, Regini scatenando l’ira dei tifosi. La dirigenza della Samp prevede il pareggio di bilancio in questa stagione sportiva. A ogni modo, in assenza di iniezioni dell’azionista, le cessioni di calciatori paiono indispensabili per tenere a bada i conti”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.