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Caos in Regina Mundi-Montelepre: scontri tra tifosi, porte chiuse al Ribolla

Un match di Promozione trasformato in un caso di ordine pubblico. Gli scontri avvenuti durante e prima della partita tra Regina Mundi e Montelepre, disputata il 9 marzo, hanno portato il questore a intervenire con un provvedimento drastico: porte chiuse allo stadio Ribolla e diffida per il gestore dell’impianto e il presidente del Regina Mundi.

Secondo quanto ricostruito dal Giornale di Sicilia, la decisione è arrivata dopo gli scontri tra appartenenti alle due tifoserie, che hanno coinvolto anche alcuni giocatori e il direttore di gara. Un calciatore ospite ha riportato contusioni, mentre l’arbitro sarebbe stato minacciato.

Il provvedimento del questore vieta l’accesso al pubblico per eventi sportivi e di intrattenimento in assenza di misure di sicurezza adeguate. Inoltre, la Digos sta analizzando i filmati della partita per individuare i responsabili, con il rischio di provvedimenti Daspo per i soggetti coinvolti.

La risposta del Montelepre: “Non siamo stati coinvolti”
Di fronte alle ricostruzioni circolate, la società Montelepre ha diffuso un comunicato per chiarire la propria posizione, smentendo qualsiasi coinvolgimento negli scontri.

«La partita in campo è stata corretta, con la naturale tensione agonistica, ma nulla di più» – si legge nella nota ripresa dal Giornale di Sicilia. La società ha precisato che i suoi tifosi erano presenti solo con dirigenti e parenti dei giocatori e ha condannato gli episodi di violenza, attribuendoli a persone estranee al calcio.

«Al nostro arrivo al Ribolla, alcuni dei nostri giocatori sono stati aggrediti con bombe carta e schiaffi. Non avevamo voluto parlarne prima, ma i fatti parlano chiaro».

Indagini in corso, possibili sanzioni
Mentre il clima resta teso, le autorità continuano a indagare per fare chiarezza sugli episodi avvenuti dentro e fuori dal campo. Il Giornale di Sicilia sottolinea che l’esito delle verifiche della Digos sarà decisivo per determinare eventuali sanzioni e misure restrittive nei confronti delle società coinvolte e dei singoli responsabili.

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Redazione Ilovepalermocalcio