Cannella presenta Avellino-Palermo: “Non c’è nulla di scontato. Baldini vecchio volpone. Catania? Campionato falsato”
L’edizione odierna de “Il Mattino” ha riportato un’intervista a Giuseppe Cannella il quale si è espresso in merito alla gara tra Avellino e Palermo.
Le sue analisi sono lucidissime ed equilibrate. Giuseppe Cannella vive di calcio da sempre. Dopo una parentesi dedicata alla scoperta dei nuovi talenti a livello europeo, è tornato come protagonista a Siena. “Quando sono arrivato – spiega il direttore sportivo – la situazione era a dir poco disastrosa. Eravamo in zona retrocessione e c’era un clima di preoccupazione. Piano piano stiamo risalendo la china con un lavoro quotidiano e tanta determinazione che per ora ci ha vede dodicesimi in classifica”. In rosa, a disposizione del tecnico Pasquale Padalino, c’è anche Matteo Ardemagni. “Domenica scorsa ha segnato un gol contro il Pescara ma purtroppo è servito a poco, (la partita è finita due a uno per i padroni di casa ndr) ha bisogno di tempo per ritrovare la giusta condizione, però il suo valore di bomber non si discute”.
Dalla Toscana all’Irpinia: la cura De Vito – Gautieri sinora ha portato sette punti e zero gol subiti. “Partire bene, soprattutto quando si subentra è fondamentale. La gestione precedente non ha dato i frutti sperati perché l’organico è competitivo e i risultati, soprattutto iniziali, hanno compromesso forse l’obiettivo finale. La proprietà, che stimo e rispetto, avrebbe dovuto intervenire prima, comunque ora bisogna solo guardare al futuro con fiducia”. Il Covid intanto è prepotentemente tornato nello spogliatoio biancoverde. “Ho notato che in diversi club della Campania i casi sono in aumento – prosegue Cannella – ed Avellino purtroppo non fa eccezione. Non è facile gestire l’emergenza, che pensavamo tutti finita, ed ora Gautieri dovrà tenere botta, inventandosi soluzioni, chiedendo a qualche elemento di sacrificarsi, se necessario. La forza mentale in questi casi gioca un ruolo fondamentale”.
Non è il tempo insomma di cambiare e sperimentare nuovi moduli. “Un allenatore, soprattutto se non ha lavorato dall’inizio, ha bisogno di tempo per far comprendere i suoi dettami, il suo credo e le sue idee. Per ora il 3-5-2 gli dà le giuste garanzie, poi starà a Gautieri capire se e quando modificare l’assetto, ma soprattutto se i cambiamenti fanno perdere ai singoli qualcosa in termini di qualità e quantità”. Domenica al Partenio Lombardi arriva il Palermo di Baldini: sesto a 48 punti ma non particolarmente arrembante lontano dal “Renzo Barbera” dove ha collezionato solo 11 punti. “Baldini è una vecchia volpe: ha un carattere particolare, ma è un maestro. Cosa gli si può dire vista la carriera che ha? In queste partite non c’è mai nulla di scontato e poi ci sono in palio punti chiave in ottica playoff”.
Il Bari ha già vinto il campionato? “Fino al 24 aprile la parola fine non può essere usata. Non parlerei di una squadra in convalescenza ma solo di un calo leggero e fisiologico, inevitabile in un campionato così lungo. Per gli investimenti fatti, l’organico, la storia e tanto altro credo che sia nettamente favorita. Il passo falso del Catanzaro è del tutto normale: ha cambiato tanto a gennaio e da allora ha sbagliato pochissimo. Anche in questo caso ha un allenatore di tutto rispetto che è abituato a vincere”.
Il Monopoli e la Virtus Francavilla? “Mi spaventa – afferma convinto il diesse del Siena – la loro leggerezza, spensieratezza che possono essere armi vincenti nella fase degli spareggi. Quelli del girone C sono i più tosti di tutti: ci sono club di grande tradizione, con ambizioni altissime. L’Avellino ha un obiettivo primario: arrivare quanto più in alto è possibile in classifica e farlo con gli uomini nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Nei playoff poi tutto può succedere”. Peccato per il caso Catania. “Quello che è successo al Trapani lo scorso anno – conclude Cannella – non ha insegnato nulla. Non capisco come si possano permettere situazioni del genere, in questa fase della stagione poi. Mi sembra solo un agonia”.