Questa mattina, tra l’emozione dei presenti, il Campo 3 del CPO ‘Giulio Onesti’ di Roma è stato intitolato a Gianluca Vialli. Tante le figure rappresentative della Nazionale azzurra presenti all’evento: il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il vicepresidente del CONI Silvia Salis, il presidente del CIP Luca Pancalli, i segretari generali di CONI e FIGC, Carlo Mornati e Marco Brunelli, gli ex presidenti federali Franco Carraro e Giancarlo Abete, oltre ovviamente al Ct Roberto Mancini e agli Azzurri, che hanno svolto sul campo una seduta di allenamento prima della partenza nel pomeriggio per il ‘Forte Village Resort’ di S. Margherita di Pula (Cagliari).
Di seguito le parole di alcuni dei presenti:
«Quando ci siamo riuniti in Giunta e abbiamo pensato all’opportunità di intitolare il campo a Vialli – ha dichiarato Malagò – non è stata una scelta emotiva del momento, ma come Comitato Olimpico era nostra intenzione lanciare un messaggio forte. Siamo nel centro di preparazione olimpica dedicato a Giulio Onesti, che nel dopoguerra fu mandato dal Governo con l’obiettivo di chiudere il CONI. Si trasformò da commissario liquidatore a presidente lungimirante, che riuscì a portare le Olimpiadi a Roma. Quando parliamo di preparazione olimpica parliamo di tutti gli sport e ovviamente di calcio. Complimenti all’Under 20 (semifinalista al Mondiale, ndr) e in bocca al lupo all’Under 21 che giocherà l’Europeo e che vide Gianluca Vialli protagonista. Oggi il campo di Gianluca è il campo di tutti gli sportivi e della Federazione».
«L’intitolazione di questo campo – le parole di Gravina – è il segno tangibile di quello che Gianluca ha rappresentato per il calcio e per lo sport. Gianluca ha dimostrato che quando fai qualcosa per amore e ci unisci passione e determinazione, mostrando qualità professionali e umane anche nelle difficoltà, quello è il momento in cui un uomo diventa un eroe. È stato un professionista, un atleta, colui che ha dato un messaggio di speranza per tanti che hanno conosciuto e conoscono la sofferenza. Gianluca è ancora con noi per quello che ha saputo dare a tutti gli italiani. Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che conserveremo per sempre».
Toccante il ricordo e le parole di Roberto Mancini: «Due anni fa eravamo qui e correvamo. Era felice, nonostante la malattia. Ringrazio Malagò per questa iniziativa e Gravina per aver fatto entrare Gianluca nel nostro team. Sono stati due anni meravigliosi: sarà sempre parte del nostro cuore, ci ha lasciato fisicamente ma è sempre con noi».
A nome degli Azzurri ha parlato Leonardo Bonucci: «Non basta un campo per capire la grandezza di Gianluca nel donarsi prima di ricevere. Oggi è qui con noi a farsi qualche risata: dietro quel sorriso c’era un uomo di grandi valori. A Roma il suo primo pensiero era regalare gioia a quei ragazzi che oggi sono qui con noi (i piccoli pazienti del Bambino Gesù, ndr)”. Un altro Vialli, Riccardo, figlio del fratello di Gianluca, non vuole disperdere l’eredità morale lasciata dallo zio: “Luca ha fatto tanto, da calciatore e da uomo. E’ stato d’esempio per le generazioni future, ora sta a noi portare avanti il suo insegnamento».