‘Cambiamo allenatore’: colpo di scena in Nazionale | A pochi mesi dagli Europei un nuovo CT
Annuncio ufficiale da parte della selezione, che ha nominato il nuovo commissario tecnico a sorpresa, lasciando tutto il paese a bocca aperta.
Manca sempre meno all’Europeo di Germania che aprirà i battenti il prossimo giugno. I commissari tecnici, chiaramente impossibilitati a lavorare con i calciatori a causa della presenza dei vari campionati, seguono da lontano le loro prestazioni per fare le ultime scelte.
Giunti a febbraio infatti i convocati in linea generale sono praticamente già stati decisi, ma questi mesi finali della stagione possono essere utili per sciogliere le ultime riserve prima della partenza per la competizione.
Nelle ultime ore però un fulmine a ciel sereno ha colpito la nazionale. A pochi mesi dagli Europei infatti la federazione ha nominato il nuovo allenatore.
Ecco chi siederà sulla panchina della nazionale
Nelle scorse ore la Lettonia ha annunciato in maniera ufficiale il nuovo commissario tecnico che guiderà la nazionale. Si tratta di Paolo Nicolato, ex selezionatore dell’Italia Under 21. Il tecnico italiano ha preso il posto di Dainis Kazakevica, e ha firmato un contratto fino al novembre del 2025. Insieme a lui lo seguirà Massimo Paganin nelle vesti di assistente.
Il 57enne è reduce dalla lunga esperienza proprio sulla panchina degli azzurrini, durata ben 4 anni. Un’avventura che però si è conclusa pochi mesi fa dopo la clamorosa eliminazione ai gironi del campionato europeo di categoria. Adesso però Nicolato è pronto per una nuova sfida, e, durante la conferenza stampa di presentazione, si è detto ben felice di cominciare questo percorso.
Le parole di Paolo Nicolato
”Sì, è una sfida. Ho accettato grazie anche all’interesse che la Lettonia ha dimostrato nei miei confronti. Non mi hanno affidato soltanto la panchina della nazionale maggiore, ma anche la gestione tecnica delle nazionali giovanili e sono molto felice di questo perché per me è qualcosa di stimolante. Mi stavano corteggiando da tempo e ho accettato davvero con grande piacere. Volevo fare un’esperienza all’estero”.
”I margini di miglioramento qui sono tanti. Stiamo parlando di un paese piccolo, con pochi abitanti. La nazionale non fa parte della fascia alta, ma per me è molto importante lavorare nel giusto ambiente e con le persone giuste. Non è un paese con grande tradizione calcistica, ma può fare molto bene e, ripeto, ci sono margini di miglioramento. Cercheremo di fare il nostro lavoro nel rispetto delle loro tradizioni”.