Calzone: “Palermo cerca continuità Cheddira, Buffon e la variabile Ranieri. Il punto di giornata in serie B”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla serie B attraverso un articolo del giornalista esperto di campionato cadetto Tullio Calzone.
C’è Cheddira contro Buffon, il nuovo che avanza (verso il Napoli) e il passato che non passa mai. Riflettori puntati sull’Astronave, dove Bari-Parma è una succulenta riapertura del campionato, non l’unico tema, però, della 1ª di ritorno. Gli effetti della sosta sono tutti da verificare, quelli del mercato non ancora misurabili con tante trattative da chiudere e affari da ultimare. Anche se la mente nel calcio è il muscolo più difficile da allenare e lasciarsi distrarrw da rumors e tentazioni può riservare scoperte letali. Promette di avere la testa tutta al suo Bari, il cecchino marocchino reduce dal Mondiale in Qatar ma con i Galletti stampati nel cuore. La concretezza di Mignani non porge il fianco a sorprese. Ma mai dire mai e il Genoa è una lezione da mandare a memoria. Anche perché di mezzo c’è don Fabio Pecchia, l’emulo di Rafa Benitez che si è messo in proprio per riportare il Parma in A dopo aver griffato la promozione della Cremonese un anno fa. Le ambizioni sono in mani sicure, perché è annunciato tra i pali come detto Buffon, il campionissimo che punta a battere tutti i record possibili e immaginabili a 45 anni quasi suonati.
Insomma grandi firme sempre d’attualità. È proprio il caso di un altro protagonista navigato, tornato nel posto da cui tutto era partito 32 anni fa. Claudio Ranieri assaggia il Cagliari e taglia subito un primato: è l’allenatore più anziano (71 anni) tra A e B in attività. Ma non sente affatto il peso dell’età. Anzi, basa proprio sull’esperienza le sue ambizioni e quelle di una squadra rimasta indecifrabile con Liverani, eppure a un passo dal perimetro playoff, ora una sola lunghezza più su. L’incrocio con il Como è stuzzicante, a patto di non sottovalutarlo. Non capiterà e spiegare al testaccino come si fa sarebbe da presuntuosi. Servirà tanta umiltà anche nelle altre sfide. A cominciare da quella sullo Stretto dove due vecchi amici campioni del mondo, Inzaghi e De Rossi, metteranno da parte nostalgie per darsele di santa ragione. Gara aperta a qualsiasi esito finale anche al Curi dove il Perugia riceve un Palermo affamato, ostinato ad allungare una serie sì arrivata a 5 giornate. Ma qui la variabile indipendente si chiama Castori e la tripla è obbligata. Come allo “Stirpe” dove la capolista Frosinone di Grosso riceve un Modena organizzato da Tesser ancora per fare male.