L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sulla nona giornata di serie B attraverso un articolo a firma Tullio Calzone.
La continuità è il segreto per una vita facile in Serie B. Campionato da sempre spigoloso e sorprendente, anche in questa edizione si sta incanalando verso le consuete direttrici. Così si può perdere o vincere contro chiunque ma se inciampi, la prima cosa da fare è rialzarsi in fretta senza ulteriori indugi. Ne ha più d’uno il Palermo al “Braglia” confermando i tanti dubbi sulla squadra di Dionisi che, avanti di due gol dopo un rigore sbagliato, si fa rimontare da un Modena menomato eppure arrembante secondo lo spirito e le regole d’ingaggio di Bisoli, uno che non cerca mai alibi e chiede il massimo in qualsiasi condizione. Proprio con questo spirito riesce agli emiliani una rimonta memorabile complici i gol di Gliozzi e Caldara con i rosanero ancora incapaci di quel salto di qualità in cui la compagine siciliana sembra non credere sino in fondo. Ci credono, invece, le due antagoniste di testa, Pisa e Spezia, entrambe vittoriose in trasferta in due gare non prive di sofferenze, ma portate a termine positivamente senza mai scomporsi.
La capolista non commette l’errore già patito in casa della Juve Stabia e regola in rimonta i sudtirolesi con i guizzi di Lind e Arena dopo il vantaggio di Tait. Un SudTirol che non molla sino al termine prima di rassegnarsi alla sconfitta contro la compagine di Inzaghi che si conferma formidabile allenatore per la categoria e col chiodo fisso della A. Un obiettivo a cui guarda con la solita cautela anche un altro tecnico che ha messo la concretezza al primo posto nel suo sistema di valori calcistici. E proprio con questa preziosa qualità D’Angelo ha sbancato anche l’Arechi confermando lo Spezia a prima antagonista dei toscani. Complici le parate di Gori e la prodezza d’applausi di Soleri, gli spezzini piegano una Salernitana manovriera ma effimera proprio in zona gol dove servirebbe altro per decidere le partite. Alla vigilia Martusciello ha parlato di occasione da cogliere per diventare squadra e l’impressione è che bisognerà lavorarci su anche per non disperdere gli enormi progressi compiuti finora non solo dalla società. Al ballo delle grandi ambiziose si iscrive d’imperio il Sassuolo di Grosso che a Brescia dilaga e conferma che per la A diretta bisognerà fare i conti anche con gli emiliani, con o senza Berardi, grande campione comunque ritrovato!