Calzone: “Le regole del gioco e la dura vita della B. Il punto di giornata”

Attraverso le colonne de “Il Corriere dello Sport” l’esperto del campionato di serie B, Tullio Calzone, ha fatto il punto sulla terza giornata del campionato cadetto.

Impressa come un marchio a fuoco la parola fine su un’altra interminabile estate di conflitti, questa volta anche tra poteri diversi, finalmente anche gli altri due tornei professionistici rimasti monchi possono guardare al futuro quanto meno con organici definiti. Sembra una condizione necessaria scontata, ma non sarà ancora così in futuro. A meno che non ci si decida una volta per tutte a procedere con quelle riforme dei campionati e delle regole d’ingaggio di cui si continua a parlare ininterrottamente da almeno un decennio senza mai realmente procedere concretamente. Ha fatto bene a ricordarlo anche ieri il presidente Mauro Balata commentando il pronunciamento del Consiglio di Stato sui contenziosi mandati in archivio definitivamente.

L’incredibile vicenda relativa alla Reggina che si vede escludere dalla B per l’incapacità di gestire la società da parte dei propri dirigenti, oltre a umiliare la città e la sua passionale tifoseria, pone tuttavia anche un altro problema sotto la lente d’ingrandimento di chi governa e legifera: quello dell’accesso al mondo dello sport da parte di imprenditori pronti a speculare su tutto e che trovano in tante società terreno fertile per i loro affari. Un tema caro all’attuale Ministro dello sport Andrea Abodi sin dai tempi della sua presidenza di Lega B e sempre più d’attualità, quello della certificazione delle proprietà è un’altra indispensabile necessità da soddisfare, prima ancora di una più equa distribuzione delle risorse disponibili, sempre più esigue e sempre più dilapidate.

Intanto, per fortuna, si gioca. La 3ª giornata spezzatino offre spunti non banali. I l campionato cadetto conferma che non sarà una passeggiata per nessuno. Dopo la sconfitta di Alessandro Nesta in casa, Reggiana piegata dal Palermo, cade ancora la Sampdoria di Pirlo, certificando che non si vive di sola gloria e di nomenclatura. Interpretare nel modo giusto il torneo è sempre difficile e serve qualità. m a anche corsa, dinamismo e motivazioni forti. Così vince il Catanzaro di Vivarini capace di sgretolare uno Spezia che fatica a digerire la retrocessione nonostante Alvini questo torneo a Perugia abbia saputo farlo diventare una formidabile opportunità. Va meglio a un allenatore navigato e concreto come Ballardini che sbanca la Ternana complice il primo guizzo di Coda appena arrivato per continuare a fare gol. A volontà!

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Redazione Ilovepalermocalcio