L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sulla 13^ giornata di serie B attraverso un articolo di Tullio Calzone.
Archiviati gli ultimi comprensibili dubbi, resta un’inossidabile certezza: Inzaghi ancora l’uomo da battere. E il suo Pisa è già una capolista insaziabile con la quale bisognerà fare i conti fino alla fine. Ha sbagliato tutto la Samp dell’amico Sottil, che si è illusa di potersi confrontare alla pari con una compagine famelica e potenzialmente ingiocabile. Ma non ditelo a SuperPippo, il Mago dei sogni non solo dei pisani. In realtà, ovunque abbia giocato o allenato, ha lasciato il segno. Quello di un vincente che fa dell’ambizione una ragione di vita, ma senza mai perdere l’umiltà e quella cultura del lavoro che è alla base di ogni successo e di qualsiasi impresa. Anche alla Salernitana lo rimpiangono dopo un ingeneroso esonero che gli negò la possibilità di inseguire l’obiettivo salvezza, prospettiva difesa con tenacia dopo la controversa gestione di Paulo Sousa e dopo aver ridato una speranza non solo alla squadra. Le sue regole d’ingaggio sono state dirimenti a Venezia, portato ai playoff dopo la promozione dalla C conquistata con il direttore Giorgio Perinetti, per non parlare di Benevento. La sua Strega è entrata nella storia di questo torneo a colpi di record indelebili. E che dire dell’esperienza al Brescia o alla Reggina, orgogliosamente in lotta per la A tra penalizzazioni e guitti inenarrabili, causa, poi, di un disastroso fallimento? Inzaghi, contro tutto, grazie al suo calcio organizzato, verticale e concreto, sta facendo la differenza anche a Pisa, contribuendo alla crescita tecnica di numerosi giovani che stanno ereditando dal tecnico piacentino quella mentalità indispensabile per esaltare il proprio talento.
E la A, allora? Ha dimostrato di poterci stare, anche a Bologna, Benevento e Salerno. Magari senza l’errore di accettare di allenare squadre non sempre di categoria. Intanto, Inzaghi l’insaziabile si gode la vetta della B, braccato da vicino dal Sassuolo, in scia grazie a un erroraccio di Drago che regala a Grosso una vittoria sofferta. Vince ed esulta il Cosenza di Alvini, che sbanca Brescia dopo una gara pazzesca: avanti di 2 gol, i silani si fanno raggiungere e poi vincono all’ultimo assalto, complice il primo gol in cadetteria di Charlys al 95’. L’ennesima prova che questa B non finisce mai. E oggi propone nuove sfide batticuore: all’Arechi ce n’è una tra Salernitana e Bari da non perdere per nessuna ragione.