L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul punto di giornata in serie B attraverso un articolo scritto dall’esperto di campionato cadetto Tullio Calzone.
Indenne anche alla Unipol Domus dopo aver dominato in lungo e in largo la stagione col gioco e con i fatti, il Frosinone di Grosso non si inchina neppure a Sir Claudio. E così il traguardo di una promozione meritatissima diventa immediatamente una pura formalità. A 5 giornate dal termine della stagione regolare la capolista ciociara ha 10 punti di vantaggio sulla terza, il Bari, che rischia un clamoroso scivolone all’Astronave e trova un pari insperato con un guizzo dell’ormai quarantenne capitan Di Cesare.
Il 2-2 con il Como è un inatteso colpo a vuoto che agevola non solo il Genoa secondo in classifica, riportatosi a +6 sui pugliesi con il successo sul Perugia, ma potrebbe anche aver accorciato i tempi per la festa di Lucioni & C. Eh già, perché al netto di classifiche avulse e calcoli di probabilità, di cui bisogna comunque tener conto, il traguardo già si intravede all’orizzonte e potrebbe essere più vicino di quanto non appare. Al Frosinone, praticamente, mancano 6 punti per certificare la promozione: nel conteggio entrano i punti che conquistano i ciociari e quelli che dovessero perdere i pugliesi.
Già nel prossimo week-end, dunque, Grosso è promosso se batte (sabato) il Südtirol e il Bari (domenica) dovesse perdere a Pisa. Il pareggio dei Galletti all’Arena Garibaldi (con il Frosinone a +12 a 4 giornate dal termine) potrebbe ancora lasciare un piccolissimo spiraglio: ci sarebbe la remota possibilità dell’arrivo di Frosinone, Genoa e Bari a pari punti (a quota 70) con una classifica avulsa che al momento vede Genoa con 6 punti, Frosinone 4 e Bari 1 quando ancora si devono disputare, però, Frosinone-Genoa (penultima giornata) e Genoa-Bari (ultima).
Insomma, meglio preparare lo spumante per questa insperata terza volta in A del presidente Stirpe che, dopo averla persa per un gol con Nesta in panchina, ha avuto il coraggio di rifondare tutto, rimettendo in equilibrio i bilanci e puntando su un tecnico moderno, capace di valorizzare i tanti talenti che il direttore Guido Angelozzi gli ha saputo mettere a disposizione in questi due anni. Dopo aver venduto Federi co Gatti alla Juve incassando una plusvalenza non virtuale, altre promesse sono già in rampa di lancio con cui affrontare questa Serie A sempre più una pura formalità. È così che si fa!