L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Lega B e il bivio di Balata attraverso un articolo a firma Tullio Calzone.

Mauro Balata è giunto a un bivio: tentare nuovamente la corsa alla presidenza della Lega di B, dopo che per cinque volte di fila non ha ottenuto la maggioranza immaginata, oppure fare un passo indietro e sottrarsi dalla contesa. Una scelta clamorosa, ma sembra suggerita anche da alcuni suoi sostenitori sempre più dubbiosi di fronte al tentativo di andare nuovamente a una conta al buio dall’esito tutt’altro che certo. In realtà, l’idea di dimettersi, aprendo di fatto la strada al commissariamento della Lega, è molto più di un’ipotesi lontana. Anzi, si starebbe facendo largo, rappresentando una dignitosa via d’uscita di fronte a uno scenario che ha visto le grandi fare blocco e il blocco delle piccole incapace di attrarre ulteriori consensi. Un’uscita di scena darebbe forza al lavoro di Balata nei due mandati precedenti tutt’altro che agevoli.

Va detto, infatti, che il sessantunenne avvocato sassarese ha avuto tutto contro nelle ultime stagioni, nelle quali la moltiplicazione degli eventi internazionali e la conseguente riduzione dell’interesse per i tornei domestici dei network televisivi, ha indotto quest’ultimi a rivedere i propri investimenti, con inevitabili e sensibili tagli economici e ripercussioni sui bilanci dei club. E qualche traccia di insoddisfazione è emersa tra i presidenti dopo il mancato accordo con Sky, al punto che il numero dei voti per ottenere il terzo mandato non è stato centrato neppure al quinto tentativo.
Balata è uomo di riconosciuta sensibilità e in queste ore sta cercando di capire cosa è meglio fare, per se stesso e per la Lega. Apprezzabile resta il lavoro promosso sin dalla famosa assemblea elettiva che fece salire al vertice della Federcalcio Gabriele Gravina.

Da qui al 9 e 10 ottobre, quando è in programma la prossima votazione, sarà importante capire se si presenteranno altri candidati, visto che Beppe Dossena si è autoescluso e Vittorio Veltroni ha raccolto un solo voto alla prima tornata. Grande attenzione al futuro della Lega la sta ponendo il ministro per lo sport Andrea Abodi , in passato numero 1 della B. Anche perché l’esito della votazione avrà un peso sull’intero sistema sempre più interessato da notevole incertezza e sempre più in fibrillazione.